L’Oman riparte dal Mice con un roadshow a Milano

Dopo lo stop dovuto alla pandemia, l’Oman guarda al turismo come a un pilastro per la crescita economica e continua investire nel settore. Tra le varie iniziative, l’ottava edizione del roadshow europeo che ha fatto tappa a Milano e nel corso del quale il ministero dei beni e delle attività culturali e del Turismo ha svelato i piani di sviluppo della destinazione. All’evento hanno preso parte 4 vettori, 11 Dmc e 13 hotel. “L’Italia è uno dei mercati europei più importanti. La nostra intenzione è far sì che l’Oman diventi, entro il 2040, una destinazione di prim’ordine per i viaggiatori e per l’industria Mice attirando più di 5 milioni di turisti internazionali – ha affermato Haitham Mohammed Al Ghassani, direttore generale del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo -. Nei primi 4 mesi abbiamo ospitato 393.645 visitatori e i numeri sono destinati ad aumentare. Il roadshow è un momento importante per potenziare le nostre relazioni e fornire supporto agli attori della filiera turistica”.

Nuove aperture

Quest’anno è prevista l’apertura di 70 strutture per un totale di 4500 nuove camere. I nuovi progetti offriranno un’ampia gamma di resort, hotel, campeggi e appartamenti tra i quali l’Avani Muscat a Seeb, l’Alila Hinu Bay nel Dhofar, il Dusit D2 Naseem Resort Jabal Akhdar, il Juweirah Muscat Bay, il Four Seasons Muscat e il Mandarin Oriental Residences a Muscat. Nella regione di Nizwa, inoltre, sono state aperte alcune locande e case tradizionali come il Bustan Inn e Al Suwjara Heritage Village.

Destinazione Mice

Il business travel è tra le priorità. “Il governo ha investito per sviluppare un’offerta infrastrutturale di livello, che posizionerà l’Oman come una delle principali destinazioni turistiche Mice nell’area del Golfo – ha spiegato Khalid Al Zadjali, direttore Oman Convention Bureau e responsabile Mice del Ministero -. Vogliamo fornire una gamma unica di servizi con un sapore locale, enfatizzando il patrimonio culturale e le attrazioni naturali del Sultanato”. La capitale dispone di strutture importanti come il Muscat International Airport (capacità di 12 milioni di pax), il progetto portuale Mina Sultan Qaboos Waterfront e i 22mila mq dell’Oman Convention and Exhibition Centre con un auditorium da 3200 posti, due sale in grado di ospitare fino a 10mila persone e tre hotel per totale di 1000 camere.

Numeri italiani e attività di promozione

“Nel 2019 l’Oman ha ospitato 52.733 turisti italiani. Grazie al supporto di tutti i partner omaniti, dei t.o. e adv italiane, ci aspettiamo che il mercato ritorni a crescere già da quest’anno. Siamo già incoraggiati dai primi dati dell’anno: a fine aprile il Sultanato ha accolto 5.735 arrivi dall’Italia, raddoppiando le cifre dello scorso anno – ha aggiunto Massimo Tocchetti, presidente di Aigo e rappresentante della destinazione sul mercato italiano -. Il nostro obiettivo è fare in modo che il numero de visitatori torni ai livelli pre-pandemici, ma anche che si distribuiscano nei vari cluster dell’Oman”.

Il Sultanato ha partecipato per la prima volta alla Biennale di Venezia, con un padiglione nazionale (visitabile fino al 27 novembre) accompagnato da una campagna di promozione turistica in città. Nei primi mesi dell’anno, inoltre, ha portato avanti numerose attività di formazione e aggiornamento per i professionisti del travel trade italiano, una campagna pubblicitaria per gli operatori del settore e partnership con i player del turismo organizzato.

Sveva Faldella

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