La conferma del Mare Italia, nonostante l’ascesa del Mediterraneo

“Il Mare Italia continuerà ad essere, anche nel 2022, una destinazione importante per il comparto”. E’ la premessa da cui parte Andrea Mele, vice presidente Astoi Confindustria Viaggi. Però, “contrariamente agli ultimi due anni viene affiancata dalle destinazioni del Mediterraneo e di medio raggio, principalmente Spagna, Grecia, Tunisia, Mar Rosso”. A suo dire il discorso della maggiore competitività dei prezzi di altre destinazioni estere rispetto all’Italia “non è più molto attuale in quanto in tutti i Paesi rileviamo aumenti significativi – motiva -. Prevale la voglia di tornare a viaggiare, rivolgendo l’attenzione principalmente su prodotti e format capaci di garantire qualità e, soprattutto, sicurezza”.

Il Mare Italia è stato “un punto di riferimento assoluto nel corso delle precedenti due stagioni estive, nonostante un numero inferiore di settimane di apertura rispetto agli anni pre-pandemici”, osserva Mele. E’ anche vero che per questa estate “stiamo assistendo al recupero delle prenotazioni verso alcune destinazioni estere che hanno riaperto. Giugno è un mese importante per leggere la stagione estiva, in termini di vendite, riempimenti e marginalità, ma è ancora presto per tirare le somme sul ritorno o meno ai volumi del 2019”.

Tra i nodi c’è il tema rincari. Ad oggi il mercato “è ancora caratterizzato da alcuni elementi di incertezza”, inoltre, il costo “di alcuni fattori produttivi, dell’energia e del fuel sta incidendo sul prezzo dei pacchetti. A livello di trasporti, sui traghetti il cosiddetto Bunker Surcharge incide meno rispetto al Jet Air Fuel dei charter. È innegabile che il costo del petrolio incida anche per chi raggiunge le località in auto”. Però gli aumenti riguardano tutte le destinazioni, non solo l’Italia, che “aveva già subito importanti incrementi negli ultimi due anni”, pertanto “quest’anno il fenomeno degli aumenti è meno rilevante rispetto ad altre destinazioni”.

Cresce l’interesse per Basilicata, Abruzzo,Toscana

Chi sceglie la vacanza balneare in Italia vede come protagonista “il mare del Sud: Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna. Le isole sono molto ambite”, ma Mele sottolinea che “aumenta l’interesse verso Basilicata, Abruzzo e Toscana”.

Il dato di fatto è che c’è ancora “disponibilità per l’estate 2022, complice una stagione intera rispetto al 2020 e 2021. In termini percentuali, al momento mediamente è stata superata la metà dei volumi disponibili”. Quanto al target, chi si è mosso con maggiore anticipo nelle prenotazioni “sono le famiglie con bambini; quindi, nel segmento family ci sono minori disponibilità residue”.

Testa a testa advanced e last minute

Quanto alle tempistiche di prenotazione c’è una buona notizia. “Passata la situazione pandemica, le persone tornano a fidarsi della prenotazione anticipata. Un comportamento molto forte due anni fa – osserva Mele -, soppiantato dal last minute per il clima di incertezza e precarietà. Attualmente rileviamo un testa a testa tra advanced booking e last minute, ovvero 50-50, per gli operatori è il possibile preludio ad un ritorno alla normalità”.

Stefania Vicini

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