Estate da tutto esaurito, ma con nubi all’orizzonte

“L’andamento delle prenotazioni è molto buono e non solo per l’estate”. E’ l’esordio di Andrea Mele, ceo Mappamondo, che analizza però: “C’è tanta confusione da parte della clientela, che, rimasta ferma per due anni, ora si ritrova di nuovo a scegliere”. Per l’operatore le destinazioni più gettonate sono “l’Indonesia per l’estate, mentre la Thailandia sta partendo con un maggiore ritardo a causa delle restrizioni che erano in vigore fino a marzo – afferma il ceo -. Anche il Perù sta andando molto bene e sulla Polinesia praticamente non c’è più posto. Sull’Australia sta contribuendo il volo diretto Roma-Perth e rileviamo una domanda per viaggi di alto livello come Namibia, Botzwana e Sudafrica. Fatica un po’ Cuba”.

“Dagli inizi di maggio abbiamo molte richieste di preventivi – testimonia Irene Ciccarelli, titolare e direttore tecnico di Ic World -, con un andamento delle prenotazioni che va però a rilento. Ovviamente rispetto allo scorso anno la voglia di partire è decisamente in crescita”

In casa Mapo a registrare maggiori consensi “sono al momento la Turchia e Sharm el Sheikh – afferma Barbara Marangi, general manager dell’operatore -. Per il Mare Italia, top seller resta la Puglia, con il Mapo Village Plaia di Ostuni e il Villaggio Punta Grossa di Porto Cesareo”. Sta suscitando interesse anche la new entry Relais Porta del Sud in Salento, una sorta di masseria che aprirà a fine mese con 34 camere di varia tipologia. “Un prodotto particolare – prosegue la manager -, che dall’autunno avrà anche una Spa e sarà l’ideale per vacanze all’insegna del relax e del benessere”. Ottimo secondo Marangi l’andamento del booking: “Luglio registra l’80% di camere occupate e ad agosto abbiamo già chiuso le prenotazioni per alcune date. Molto bene giugno, con dati oltre il 70%, e settembre. Si va verso un’estate da tutto esaurito”.

Sul versante incoming si registra “un forte incremento in generale su tutte le destinazioni, anche se la Campania resta forse la meta più richiesta dai clienti – rileva Marco Bernabè, head of purchasing Acampora Travel -. Da segnalare le città d’arte, che sembrano tornate sui livelli pre-pandemia”.

Il booking per l’estate 2022 sta andando molto bene e per quanto concerne le destinazioni più richieste, a parte le classiche città d’arte, Roma, Venezia e Firenze sempre in testa, la domanda vede ‘fully booked’ la Costiera Amalfitana e Capri – dice Dina Ravera, presidente di Destination Italia -. Molto gettonate anche le Cinque Terre, la Puglia, che ha saputo fare un ottimo lavoro di posizionamento come regione italiana all’estero, la Sicilia, la Sardegna e la Toscana”.

Tra chiusura pratiche e difficoltà quotidiane

“Se già pre-Covid la richiesta di preventivazioni era abnorme – commenta Mele di Mappamondo -, oggi la questione è ancora più accentuata. Anche lato fornitori ci sono problemi, per esempio per la mancanza di personale e di guide”. Per quanto riguarda le pratiche, invece, il ceo sostiene che la problematica dipenda da t.o. a t.o: “Noi lavoriamo in buona parte su allotment, per cui non abbiamo difficoltà”.

Secondo Marangi di Mapo Travel non si segnalano al momento difficoltà sulle pratiche: “Il tasso di conversione è abbastanza alto – dice la manager -. L’unico problema che riscontriamo al momento è sull’estero, per la questione carburante. Operativamente c’è difficoltà a reperire voli: con quelli di linea si fa fatica e i charter sono pochi. Per alcune destinazioni trovare un collegamento è una criticità oggettiva”.

Bernabè di Acampora Travel sottolinea “la criticità nel reperire la disponibilità e tutto questo a causa della forte richiesta, ma fortunatamente la percentuale di realizzo è molto alta. I fornitori in generale hanno problemi di personale – aggiunge – e questo a volte porta a ritardi nelle conferme o in qualche caso alla ricerca di alternative con conseguente maggiore lavoro da parte dei colleghi dell’operativo”.

“Riusciamo quasi sempre a chiudere le pratiche soddisfando le richieste dei clienti grazie all’ampio portafoglio di ‘experience provider’ che abbiamo integrato nella nostra piattaforma, con oltre 10.000 partner distribuiti sull’intero territorio italiano – sottolinea Ravera di Destination Italia-. Tutto ciò ci permette di superare le problematiche del settore, come la chiusura dell’attività di molti soggetti a causa delle difficoltà economiche per la pandemia e la scarsità generalizzata di personale dei fornitori di servizi alla luce della grande ripresa del turismo”. Il presidente evidenzia, però: “Abbiamo una quantità di pratiche superiori alle migliori aspettative, pertanto facciamo fatica a gestire l’enorme quantità di lavoro, ma la professionalità dei nostri travel designer, la disponibilità del personale nel mettersi al servizio dei clienti, management incluso, e il supporto della tecnologia ci permettono di affrontare al meglio la situazione”.

“Ci sono difficoltà sulle chiusure delle pratiche dovute ai costi – argomenta invece Ciccarelli di Ic World -, i prezzi sono in costante aumento per via delle tariffe dinamiche. Siamo stati sommersi dal lavoro (evviva!), ma non siamo in grado di assumere personale, dato che le perdite ce le portiamo tutti ancora dietro. Questa mancanza di personale sia in agenzia che nei booking dei tour operator rallenta le risposte”.

Nicoletta Somma

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