Torna il business dei matrimoni stranieri in Italia

Il 2022 rappresenta, per il settore del wedding tourism, l’anno della rinascita, nonostante vi sia una quota di mercato di lungo raggio che farà ancora fatica a raggiungere l’Italia. Tra questi la Russia, che rappresentava in epoca pre-pandemia il 3,5% del market share, ma che era anche una delle nazioni con i maggiori indici di crescita, unitamente all’Ucraina. E’ una delle risultanze emerse dall’ultima rilevazione sul fenomeno del wedding tourism ad opera dell’Osservatorio Italiano del Destination Wedding Tourism curato da Massimo Feruzzi, che è anche amministratore unico della società di consulenza Jfc e pubblicata dal Sole 24 Ore.

Vi sono poi alcune difficoltà legate agli ancora scarsi collegamenti aerei con Paesi come la Cina, l’India ed il Brasile. “Due, invece, i fattori positivi che si stanno palesando: da un lato gli sposi europei – come quelli del Regno Unito – accorciano la distanza tra abitazione e destinazione del matrimonio, rimanendo in prevalenza entro i confini europei o, al massimo, scegliendo alcune location del nord Africa, dall’altro gli sposi americani e canadesi hanno atteso due anni questo momento, anche rinviando la data delle nozze pur di consumarle in Italia, e ora vogliono festeggiare in maniera ancora più sontuosa”, spiega Feruzzi al Sole.

Il recupero

“Già da aprile il mercato del wedding tourism ha ripreso a ritmi ancora più sostenuti rispetto a quelli dell’ultimo semestre – continua Feruzzi – e le previsioni segnano un periodo aprile/settembre con indicatori decisamente positivi se comparati con lo stesso periodo del 2021, portando a fine anno il fatturato a triplicare quello dello scorso anno, raggiungendo i 273 milioni di euro e con oltre un milione di presenze, pari ad un +255% rispetto al 2021, ma ancora in calo del 41,4% confrontato al 2019 pre-Covid”. Le coppie straniere ricercano location riservate e a utilizzo esclusivo, soprattutto all’aperto. Altissima la domanda per le ambientazioni naturali, dalla spiaggia più instagrammata d’Italia sino ai luoghi più iconici. Molto richieste anche le celebrazioni in piccoli borghi, dove poter passare un intero fine settimana con amici e parenti. Per un evento esclusivo si fa strada anche l’opzione di affittare un treno storico.

Le aree più richieste

Puglia, Toscana e Sicilia sono le regioni più richieste quest’anno dal mercato del wedding tourism internazionale. Se da un lato vi sono singole località (Firenze, Capri, Portofino, Verona, Venezia, Amalfi, Positano) o aree ben delimitate che individualmente hanno un alto livello di attrattività (ad esempio il Lago di Como, la Costiera Amalfitana, le Cinque Terre), dall’altro lato poche regioni hanno un brand “regionale” tanto forte da essere da solo uno strumento di traino per la scelta degli sposi stranieri.

Nel 2022 la regione che genera il maggiore interesse è la Puglia (11,4% del totale nazionale), seguita dalla Toscana (10,1%) e dalla Sicilia (9,2%). A seguire, la Sardegna (7,5%), la Liguria (7,4%), le Marche (6,1%), il Veneto (5,6%) e l’Umbria (5%).

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