Scortichini, Go World: “Domanda forte ma manca il prodotto”

L’estate alle porte è sì quella della ripartenza, anche del lungo raggio, e della grande voglia di viaggiare ma la situazione contingente è ancora contrassegnata da non poche difficoltà. Ne abbiamo parlato con Ludovico Scortichini, presidente di Go World.

Gv: Quale il trend estivo? E i periodi di spalla?
“Il trend dipende molto dalle destinazioni. Stati Uniti e Oceania fortissimi e mettono a dura prova i nostri booking, bene l’Africa e molto bene l’Indonesia, abbiamo quasi venduto tutti i posti che avevamo. Invece Asia centrale e Indocina ancora sotto tono con poche richieste. Ancora completamente fermo il continente sub-indiano anche se non è la stagione ottimale. Rispetto al 2019 si fa sentire sui fatturati l’assenza della Cina, per noi importante. Per il periodo di spalla come settembre e ottobre ci sono molte richieste ma c’è ancora un po’ di attesa sulle conferme e tante sorprese amare sui prezzi, che ovviamente sono molto aumentati, soprattutto i voli”.

Gv: Come vanno le prenotazioni? Può fare un paragone con il 2019?
“Il venduto delle ultime quattro settimane è molto vicino a quello del 2019. A noi manca tutto il venduto precedente perché le prime vendite, tolti gli Stati Uniti, sono realmente partite a meta marzo anche se l’incremento settimana dopo settimana è significativo a fa ben sperare”.

Gv: Quali le destinazioni più ricercate?
Stati Uniti innanzitutto poi Australia, Polinesia, tanto Medio Oriente, seppure con la flessione dopo lo scoppio della guerra. Ora stanno chiedendo le Fiji, Nabimia, Tanzania, Sud Africa ma su agosto siamo abbastanza pieni ovunque”.

Gv: Che cosa chiedono i viaggiatori? Esperienze, sostenibilità…
“A noi chiedono tour con contenuti storici, culturali, naturalistici e ovviamente i nostri cluster. Go Biker ha quasi venduto tutte le partenze estive, Go Horse e Go Trekking sono ripatiti benissimo , bene anche Go to Fish , Go Surf e Io viaggio con Dio . Sono rimasti un po’ indietro Go4all, e poiche non è stagione Go Ski. Grazie anche alla acquisizione di parte della Wwf Travel stiamo preparando programmi insieme con una fortissima componente green e di sostenibilità”.

Gv: Quali le problematiche più attuali?
“Il problema è, come immaginavamo, il poco prodotto da vendere, perché gli altri mercati europei e mondiali sono partiti tanti mesi fa . Poi soprattutto sulle disponibilità volo su alcune destinazioni è un disastro e con costi folli. Essendo partiti a marzo, tutti noi tour operator italiani avevamo pochi allotment e finiti questi ultimi, i prezzi che trovi sul mercato sono molto molto alti, a volte improponibili”.

Gv: Qual è la policy in termini di flessibilità/cancellazioni? Novità riguardo l’aspetto assicurativo?
“Abbiamo dovuto restringere le policy perché la maggior parte dei fornitori si sono irrigiditi sulle condizioni, visto che altri mercati come Uk, Germania, Francia e Usa prenotano, non cancellano e noi italiani, arrivati per ultimi, non abbiamo più spazi di manovra. Sugli aspetti assicurativi teniamo tutte le condizioni che avevamo prima, quindi con la massima possibilità di polizze secondo le esigenze del cliente”.

Paola Olivari

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