Proseguire con il progetto messo in atto da Daniela Panetta, di cui prende il testimone, lavorando con adv e operatori: ecco l’obiettivo di Miguel De Alvarado, nuovo direttore commerciale di Ergo in Italia. “La ripresa passa dalle agenzie e dalla loro consulenza – afferma il manager -. Molti punti vendita, è vero, hanno chiuso, ma altri hanno approfittato del tempo a disposizione per formarsi. Oggi c’è una maggiore consapevolezza della necessità di tutelarsi; in particolare negli ultimi mesi è emersa l’importanza della copertura annullamento viaggio. Crediamo nel ruolo di agenzie, t.o. e network . L’assicurazione di viaggio deve essere un servizio e noi stiamo lavorando per aggiungerne di nuovi e per sviluppare la tecnologia”.
Proprio su questi ultimi due fronti, Ergo è all’opera per offrire una piattaforma di vendita “semplice e in cui i partner possano facilmente stipulare la polizza – spiega De Alvarado -. Dal 15 settembre renderemo disponibile una piattaforma per la gestione online dei sinistri“. In termini di servizi, invece, “le agenzie hanno a che fare con una quantità elevata di informazioni – analizza il manager -, per esempio con restrizioni che si allentano e normative che cambiano, ma queste informazioni spesso sono sparse su diverse fonti e non sono aggiornate: esistono dei provider che possono aiutare in questo senso e che possono essere aggiunti alla proposta”.
Ma considerato il caos voli che domina la scena della stagione estiva, Ergo ha in programma qualcosa? “Immettere oggi coperture sull’annullamento voli non sarebbe opportuno – commenta il direttore commerciale -, si potrà fare uno studio dopo l’estate. Sarà di sicuro un’estate calda, ma non siamo preoccupati, perché siamo preparati“. Frutto anche dell’esperienza passata: a Natale e Capodanno, “quando si processavano un mln di tamponi al giorno – sottolinea il manager -, Ergo ha mantenuto inalterata la copertura Covid”.
Ma le agenzie sono pronte a livello tecnologico? Secondo De Alvarado “imprenditori giovani ci sono e anche in grado di dialogare sulla tecnologia. E’ vero che alcune agenzie non si sono aggiornate, ma per sopravvivere devono farlo. Perciò abbiamo in programma iniziative di formazione. E anche l’Ivass (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, ndr) chiede report in questo senso. E’ un’area su cui si può sempre migliorare e investire ancor di più”.
Il cliente italiano è indubbiamente migliorato in termini di “cultura assicurativa“, ma quanto è ancora distante da quello statunitense? “Per l’utente americano è impensabile viaggiare senza tutele, anche fosse solo per un giorno. Non a caso negli Stati Uniti, così come in Svizzera, Germania e Repubblica Ceca si stipulano anche polizze annuali; se nel Paese teutonico la diffusione media è del 30-40%, in Italia non raggiunge il 5%. E’ un punto sul quale stiamo lavorando, formando gli agenti e offrendo loro argomenti di vendita”.
La direzione è “offrire una customer journey il più semplice possibile, in cui la polizza si chiuda in 4 clic“. Rivolgendosi naturalmente al trade, canale prioritario per Ergo: “Il 90% transita attraverso adv“.
Un messaggio video del manager qui.
Nicoletta Somma