Sono buoni i dati della sponda veronese del Lago di Garda e dell’entroterra, al punto tale che lasciano ben sperare per il resto della stagione estiva. E’ quanto è stato comunicato durante la conferenza che si è svolta a Verona, nella sede della Camera di Commercio, occasione per annunciare quanto è stato registrato dal comparto dell’accordo Dmo Lago di Garda, che riunisce 20 comuni della provincia veronese, nel primo trimestre di quest’anno, per quanto riguarda le presenze turistiche.
Il patto Dmo del Garda e Camera di Commercio di Verona
“I 20 Comuni della Dmo del Garda, più la Camera di Commercio di Verona hanno messo assieme risorse importanti per la promozione del Lago di Garda, è stata una esperienza molto positiva – ha affermato Paolo Tosi, vicepresidente della Camera di Commercio di Verona -. E’ stata fatta una attività importante da parte dei Comuni sul territorio per segnalare le eccellenze note e le novità del territorio gardesano”. Tosi ha accennato anche al bando che è stato costruito assieme, Camera di Commercio e Comuni, e che è stato vinto dalla società Pomilio Blumm per la promozione, “abbiamo lavorato in sintonia, raggiungendo tutti gli obiettivi”, ha sottolineato Tosi, che ha espresso anche la consapevolezza di dover lavorare assieme anche in futuro, “lago di Garda, Verona, i quattro marchi d’area per allungare il soggiorno dei turisti sul territorio”.
Si rafforza la quota italiana
Paolo Artelio, componente di Giunta della Camera di Commercio e presidente del Consorzio Lago di Garda veneto, riconosce che si è trattato di “un duro lavoro che porterà grande soddisfazione e i numeri vanno a consolidare il lavoro fatto”. I numeri comunicati in conferenza stampa parlano di 10,4 milioni di presenze turistiche nel 2021, nei comuni del Lago di Garda e del suo entroterra, pari ad un +76,2%. I turisti stranieri “rappresentano la quota più significativa delle presenze (77,9%)”, ma come indicato da Artelio si è registrato un “rafforzamento della quota italiana”, complice la pandemia che, come si sa, ha avvicinato molto gli italiani al nostro Paese. La quota dei turisti italiani è passata dal 17,1% del 2019 al 20,1% del 2021. “Un trend di crescita dal mercato Italia che si registra anche nei primi quattro-cinque mesi di quest’anno”.
I mercati stranieri
Sul fronte estero la Germania si conferma il primo mercato con 5,1 milioni di presenze nel 2021, il 63,1% del totale. Seguono Paesi Bassi (1,1 milioni di presenze), Austria (512mila), Danimarca (361mila) e Svizzera (245mila). Artelio sottolinea che “il 2021 ha registrato un aumento delle presenze italiane e straniere, rispetto al 2019, nei mesi di agosto e settembre. Gli stranieri sono la parte preponderante del mercato, ma gli italiani sono in continua crescita”. I flussi stranieri rappresentano in questi mesi, cui si aggiunge novembre, “oltre l’80% delle presenze. Per gli italiani, la crescita abbraccia cinque mesi consecutivi, da giugno ad ottobre”.
Buone attese per la stagione
Quanto al trend attuale “per il 2022 le prenotazioni ci sono e la tendenza sarà eccezionale – si sente di affermare Artelio -, seppur con la problematica della ricerca del personale a cui stiamo lavorando”. I dati registrati nel primo trimestre fanno ben sperare. Numeri alla mano le presenze totali sono quadruplicate dai 92.825 del 2021 ai 365.059 del 2022. Le presenze italiane si sono attestate su 245.060 unità e quelle straniere su 119mila.
Silvia Nicolis, componente di Giunta della Camera di Commercio, ha posto l’accento sulla importanza di “promuovere una destinazione in modo strategico. La tendenza dell’anno è stata il turismo outdoor, ma anche una attenzione al tema della sicurezza e alla sostenibilità. Il Lago di Garda – afferma Nicolis – risponde a tutto ciò. Sono asset a cui si continuerà ad ambire”, ma si guarderà anche ad un turismo più lento, dedicato alle famiglie e si continuerà a lavorare sulla destagionalizzazione del turismo, forti del fatto che “si arriva ad ottobre inoltrato e a novembre a temperature che sono accettabili”.
Stefania Vicini