Mice, la ripartenza in numeri: lo studio di Federcongressi

Da una ricerca promossa da Federcongressi&eventi e realizzata dalla Università Cattolica del Sacro Cuore, la ripartenza del Mice c’è e l’anno 2021 ha visto una crescita del +23,7% rispetto al 2020. Ha aperto i lavori Roberta Garibaldi, ceo dell’Enit dove si è svolto l’evento, che ha affermato che la ripresa del turismo congressuale era nell’aria. “Il Mice passa attraverso le nostre destinazioni e l’esperienza del congressuale in Italia può essere unica. Enit ha messo in campo nuovi progetti e partecipa alle fiere di turismo internazionali. Oggi il 70% del turismo in Italia è leisure e il restante 30 è Mice. Il mercato post pandemia è cambiato. Noi supporteremo, con l’obiettivo di far crescere questo importante settore”.

La presidente di Federcongressi&eventi Gabriella Gentile, che ha coordinato la tavola rotonda, ha sottolineato che non appena le circostanze post Covid lo hanno consentito il settore è ripartito, pur con le dovute cautele. “Nei primi 6 mesi di quest’anno – ha commentato – si è concretizzata l’idea della ripresa, ma non si può affermare che non ci sia incertezza per il futuro. L’auspicio è che ci sia la capacità di cambiare a seconda delle necessità e poter andare avanti, anche perché il mercato chiede eventi e li vuole in presenza. Il virtuale è stato una risorsa importante durante la pandemia e continuerà a rappresentare anche nel futuro una modalità possibile, ma il valore degli incontri di persona è uscito rafforzato dallo stop imposto dal Covid”.

Nel 2021 sono stati realizzati 86.483 eventi in presenza o in formato ibrido in parte in presenza e in parte da remoto, anche se l’anno di riferimento è sempre il 2019, considerato, però un anno non ottimale rispetto agli eventi organizzati in altri stati esteri. Nella spiegazione della ricerca succitata, Roberto Nelli, docente di economia e tecnica della comunicazione aziendale della Università Cattolica, ha sottolineato che “di fronte alle opportunità di sviluppo che il mercato sta mostrando, le sedi italiane appaiono pronte a rispondere, mettendo in atto strategie incentrate sulla trasformazione digitale e sul rinnovamento delle proprie caratteristiche strutturali secondo la prospettiva della sostenibilità, con l’obiettivo di offrire, con la flessibilità, esperienze di grande qualità, coniugando sapientemente ambiente fisico, realtà virtuale e cultura”.

Nel suo intervento Alessandro Onorato, assessore Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale ha evidenziato che il buon rapporto con il governo centrale e le prospettive di sostegno economico consentiranno a Roma, una città il cui core business è il turismo, di cui una parte fondamentale è quello congressuale, di ripartire. “Roma è una città che finora è stata sottoutilizzata per gli eventi internazionali – ha rimarcato -. Oggi abbiamo tutte le risorse per invertire quella rotta che ha penalizzato Roma per passare da un turismo casuale a uno scientifico. Abbiamo realizzato con successo eventi sportivi e altri sono in calendario. Nel giro di 5 anni dagli attuali 1.400 posti letto lusso dovremmo arrivare a un numero tra i 5.000 e i 7.000. Se riparte Roma, riparte l’Italia”.

Lorenzo Quinzi, segretario generale Ministero del Turismo, ha portato i saluti di Garavaglia e ha annunciato che nel secondo semestre del 2022 si terranno gli Stati Generali del turismo, dove sport e turismo congressuale avranno un peso fondamentale. “Sarà il primo di una serie di eventi – ha sottolineato  Quinzi -. Altri ne seguiranno, portando alla luce le peculiarità del nostro Paese in questo settore”.

Annarosa Toso

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