Problemi di overprice tutti made in Italy, ma anche difficoltà a soddisfare una domanda alto spendente perché il nostro mercato è partito dopo altri Paesi. Sono alcuni dei problemi di casa nostra, due estremi che fotografano una estate molto particolare.
A mettere in evidenza che “l’Italia vive un problema di overprice sempre più accentuato” è Luca Montanari, titolare della adv Pleasure Travel. Non è l’unico elemento messo in luce, perché per esempio per la Sardegna c’è un problema “di voli dal Nord Italia per essere raggiunta a prezzi decorosi – racconta a Guida Viaggi -. Riscontriamo poi grosse criticità nel confermare richieste di clienti alto spendenti su destinazioni luxury per via del fatto che il nostro mercato è partito in ritardo a confronto di tanti altri e ad oggi troviamo non disponibili molte soluzione high level per fine estate o l’autunno”.
Le mete più care?
Alla domanda su quali siano le mete più care, Fabio Angiolillo, socio e direttore vendite della adv Business Class Viaggi, osserva che non si può ragionare “facendo paragoni con il periodo pre-pandemia, sono cambiate dinamiche e rapporti”. A suo dire “mediamente sono tutte più care almeno per quello che riguarda le destinazioni extraeuropee, in parte dovute alla minore offerta di voli, in parte a servizi che oggettivamente hanno un costo maggiore (a titolo di esempio il noleggio auto, dovuto ad un parco autovetture ridotto rispetto al pre-Covid), in parte dovuti ad una offerta ancora non sempre adeguata”.
Cosa chiede quindi la clientela? Quali sono le mete imprescindibili per questa stagione, cioè quelle a cui il cliente non è disposto a rinunciare? Angiolillo osserva che “le mete più o meno sono le stesse, all’inizio c’è stata un’impennata sulla Giordania e sull’Egitto, che sono state tra le prime a riaprire senza troppe formalità, ma ora si sta livellando almeno per le destinazioni aperte”. Non c’è dubbio che, a presentare maggiori criticità, sono quelle mete che hanno “ancora parecchie formalità come moduli da compilare, tamponi pre-partenza o in arrivo”, che potrebbero scoraggiare il turista nella scelta.
Cosa manca nello scacchiere
Lo scacchiere delle mete non è ancora completo ad oggi, mancano all’appello alcune destinazioni che, invece, il mercato sta aspettando. Per quello che riguarda la realtà di Business Class Viaggi “sicuramente in prima linea il Giappone – dice Angiolillo -, che sta riaprendo solo ora (dal 10 giugno), ma al momento solo per tour di gruppo con accompagnatore locale e con un numero di arrivi giornalieri limitato”.
Montanari cita Kenya e Zanzibar in quanto sono “le due destinazioni non ancora riaperte che mancano maggiormente per opportunità di vendita, rapporto qualità-prezzo e richieste da parte dei clienti”. Il titolare della Pleasure Travel menziona anche lui il Giappone, ma affermando: “Evidentemente con opportunità di numeri molto inferiori alle precedenti”.
Stefania Vicini