“L’andamento generale rispecchia molto l’incertezza del momento storico: da un lato il desiderio della ripartenza e dall’altro la preoccupazione per ciò che caratterizza l’attuale congiuntura”. A parlare è Stefania De Tuoni, responsabile booking di Dimensione Turismo, che aggiunge: “Alcune prenotazioni riferite al lungo raggio si sono inevitabilmente scontrate con le difficoltà legate ad una ridotta proposta di collegamenti aerei, in particolare per l’Estremo Oriente”.
La programmazione estiva
L’offerta di prodotto di Dimensione Turismo riconferma, da giugno a settembre, una programmazione “consolidata e apprezzata dalla clientela, Cipro e la baia di Famagosta con la struttura che da dodici anni presentiamo sul mercato italiano con grande soddisfazione – sottolinea De Tuoni – il Kaya Artemis, quest’estate raggiunta con volo diretto da Verona”. Per i viaggi di nozze, e non solo, i programmi prevedono l’Indonesia e Bali in particolare “sempre molto richiesti perché la stagionalità è perfetta, così come la Thailandia, Malesia e Singapore, Paesi che con estrema cautela hanno riaperto al turismo internazionale garantendo condizioni di sicurezza e riorganizzazione soddisfacenti”.
Il sottodata
Se da un lato per il medio raggio c’è la conoscenza – da parte delle agenzie che collaborano con Dimensione Turismo – di un prodotto di qualità, dall’altro la clientela “sembra agire con estrema cautela, preferendo una decisione sottodata, valutando bene ogni possibile variabile indipendente dalla loro volontà. Per il lungo raggio invece non sempre si è in grado di soddisfare le richieste con adeguato rispetto del budget di spesa stimato dai clienti”.
Il nodo dei posti aerei
Parlando di eventuali ostacoli operativi, la manager ricorda la “temporanea ridotta offerta di posti da parte dei vettori aerei, che hanno patito la lunga assenza di collegamenti per la caduta repentina della richiesta. Questo ha comportato una riassetto non scontato. La condizione progressiva delle riaperture dei Paesi non sempre è stata seguita da una rapida riorganizzazione dei servizi turistici: due anni di chiusura rappresentano un retaggio pesante solo parzialmente risolto”. Commentando il fatto che in questi anni molte cose sono cambiate, De Tuoni riflette sul fatto che “dovremo imparare che offrire un prodotto più costoso, ma di qualità ineccepibile, sarà forse inevitabile e necessario. Sta a noi trasformare questa difficoltà in un’opportunità”. Per quanto riguarda la prossima stagione invernale, la manager spiega che “verificando la qualità dei prodotti che conosciamo a fondo, ma che dopo la pandemia pongono l’imperativo di una nuova valutazione diretta, questo ci spinge a controlli e osservazioni attente. A questo si aggiunge il blocco preventivo di spazio aereo e alberghiero per meglio rispondere alla richiesta della clientela”.
Laura Dominici