La proposta di Msc e Lufthansa è quella che offre migliori prospettive economiche, strategiche e sociali a Ita Airways e al Paese rispetto all’alternativa inviata dal fondo statunitense Certares. E anche se restano ancora alcuni aspetti da concordare si può procedere con l’avvio delle trattative in esclusiva con i colossi del mare e dei cieli per la cessione della quota di maggioranza della compagnia tricolore. È questa la sintesi della comunicazione che il ministero dell’Economia ha inviato a Palazzo Chigi lo scorso venerdì pomeriggio sulla base delle valutazioni tecniche degli advisor Equita e Gianni & Origoni sulle offerte delle due cordate interessate, stando a quanto spiegano fonti ministeriali al Corriere della Sera.
Si aspetta a questo punto l’annuncio ufficiale che potrebbe arrivare in qualsiasi istante, a partire da oggi, scrive il quotidiano, al netto di colpi di scena e di una frenata che potrebbero avere a che fare pure con le fibrillazioni politiche della maggioranza che sostiene l’esecutivo Draghi. Le bocche ufficialmente restano cucite sia a Palazzo Chigi, sia al ministero dell’Economia. Ma nessuno si aspetta uno stravolgimento della valutazione degli advisor.
Equita e Gianni & Origoni, ingaggiati dal Tesoro che oggi è azionista unico di Ita e regista della procedura di “alienazione”, hanno valutato diversi aspetti delle offerte vincolanti, prosegue Il Corriere: la proposta economica delle due cordate (quella di Msc-Lufthansa risulta superiore di circa 200 milioni di euro), il piano industriale, le sinergie commerciali e internazionali, gli sviluppi sul fronte occupazionale nei prossimi cinque anni, i progetti sul cargo e le dinamiche legate alla connettività intercontinentale con uno sguardo al segmento turistico.
Nelle prossime settimane — tra il signing e il closing— si dovrà trovare un accordo su alcuni aspetti, a partire dalla futura governance della compagnia tricolore, altro elemento contenuto nelle offerte depositate il 5 luglio. Il nuovo Consiglio di amministrazione, spiegano le fonti ministeriali, dovrebbe contare cinque membri, nessuno indipendente, in rappresentanza degli azionisti. Considerando che si ragiona sullo schema 60% per Msc, 20% per Lufthansa e 20% per il Tesoro allora il board dovrebbe vedere tre esponenti per Msc, uno per i tedeschi e uno per il ministero. Resta anche da stabilire la road map della cessione della quota pubblica, cosa peraltro prevista dal decreto di privatizzazione, conclude il quotidiano.
Intanto “nel mese di giugno Ita Airways ha chiuso in utile e ha prodotto cassa“, ha detto il presidente di Ita Airways, Alfredo Altavilla, a margine della conferenza stampa di Ita con l’Automobile Club Italia per la partnership con l’Autodromo di Monza e come riportato da Ansa.
“E’ un segnale per la squadra che abbiamo lavorato bene e intercettato questo ritorno del business” per cui “siamo riusciti a chiudere questo primo mese in utile e avendo volato solo 7 mesi non è proprio banale“, ha spiegato il presidente di Ita, sottolineando che Ebit e cashflow sono risultati “positivi” nonostante il caro carburante. “Sul primo semestre quello che posso dire è che se non avessimo avuto l’impatto del carburante avremmo fatto sicuramente meglio delle perdite previste nel piano industriale. Andiamo meglio del previsto”.