Expo 2030: sette italiani su dieci vogliono Roma

Expo 2030 si preannuncia come una grande occasione per Roma. Ad appoggiare la sua candidatura sono 7 cittadini italiani su 10. E’ il dato che emerge dal sondaggio Ipsos presentato durante gli Stati Generali, evento che ha coinvolto la Città Eterna con 6 tavoli di lavoro distribuiti sul territorio. Il dossier di candidatura, che il Comitato promotore sta elaborando, sarà consegnato il 7 settembre.

L’occasione di Roma e non solo

Dal tavolo del Campidoglio, che ha dato il via ai lavori, i rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali hanno rimarcato l’importanza dell’Esposizione Universale, quale occasione di rilancio non solo per Roma, ma, più in generale, un trampolino per l’Italia intera così come sottolineato da Benedetto Della Vedova, sottosegretario di Stato al Ministero agli Affari esteri e della cooperazione internazionale.

L’Expo green

“È molto positivo che ci sia un’ampia condivisione attorno alla nostra candidatura, un consenso che crescerà ancora di più quando presenteremo il nostro progetto al Bie a inizio settembre”, ha detto il sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri. A suo dire il confronto con i diversi tavoli di lavoro sul territorio cittadino “è stato un momento importante di questa sfida che noi vogliamo vincere coinvolgendo l’intera Capitale e con il supporto di tutto il Paese. Abbiamo un’occasione irripetibile per trasformare Roma: lo faremo organizzando l’Expo della sostenibilità, del verde e della natura, con una grande centrale green che alimenterà integralmente l’area di Tor Vergata, rendendola neutrale dal punto di vista delle emissioni attraverso una grande comunità energetica che renderemo permanente, e con un corridoio di mobilità verde che attraverserà i Fori, l’Appia antica, gli Acquedotti fino ai padiglioni dell’Expo. Vogliamo rendere tangibile e concreto il sogno di ripensare compiutamente il modo in cui la rigenerazione urbana possa diventare uno strumento per sostenere l’ecosistema. Questo sarà per noi Expo e Roma è pronta a collaborare con ogni Paese del mondo che vorrà partecipare con il proprio contributo e le proprie idee”.

Giampiero Massolo, presidente del Comitato Promotore di Expo 2030, ha fatto presente: “Non possiamo tuttavia svelare il progetto che abbiamo ideato, perché lo presenteremo ufficialmente il 7 settembre, ma diamo il via a una campagna che dobbiamo rendere tutti virale, popolare e sentita. Bisogna supportare un’iniziativa che deve venire dal basso, in condivisione con autorità, Comune, Regione, governo e privati. Il 2030 non è una scadenza per Roma, ma per l’Italia. A confortarci i risultati di uno studio, che mostra come 7 italiani su 10 siano contenti che la Capitale possa ospitare Expo. Oltre il 40%, infatti, è a conoscenza della proposta e la apprezza; percentuale che sale al 57% tra i romani. Non è poco e dobbiamo proseguire su questa strada”.

Sulla candidatura di Roma a Expo 2030, la Camera di Commercio di Roma “garantisce il suo massimo impegno per assicurare che questo appuntamento internazionale diventi patrimonio della città. L’eventuale aggiudicazione – spiega Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma – avrebbe un impatto notevole, in termini economici e di relazioni internazionali, sia per Roma sia per l’Italia. Expo è un’occasione da cogliere al meglio per mettere in atto una trasformazione virtuosa e capace di rendere il nostro sistema produttivo più innovativo, competitivo e inclusivo”.

In contemporanea si sono aperti i cinque tavoli tematici, durante i quali sono emerse riflessioni e proposte per analizzare da un lato le criticità (più o meno evidenti) e dall’altro lato per trovare soluzioni concrete capaci di traghettare Roma verso le sfide future.

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