Nonostante la privatizzazione di Ita Airways rientri tra gli affari correnti dell’esecutivo, l’insediamento del nuovo Governo pone ancora diversi interrogativi: ne parla Il Messaggero, riprendendo Teleborsa.
“Dal punto di vista giuridico, ma anche politico – spiega Vincenzo De Sensi, docente di Diritto delle crisi d’impresa all’università Luiss di Roma – sarebbe meglio assumere un atteggiamento di prudenza e sospendere la vendita in attesa che il nuovo Governo confermi o meno la vendita. Io sarei per congelare l’operazione anche perché un eventuale patto parasociale dovrebbe stabilire se e quale quota il Mef dovrebbe mantenere. Se la questione è giuridica, è prudente congelare, ancora di più sotto il profilo politico. Da un punto di vista di politica industriale, questo è un ulteriore esempio del fatto che non riusciamo ad avere dei player industriali che ci aiutino a mantenere posizioni in settori strategici”.
Anche i sindacati nutrono perplessità e chiedono garanzie. “È ormai indifferibile che giunga a conclusione il processo di scelta del partner per Ita Airways – hanno fatto sapere Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo al termine del recente incontro al Mims sul Trasporto aereo – che permetta l’ingresso di nuovi capitali privati che, insieme alla presenza strategica dello Stato italiano possano sviluppare l’azienda sul piano industriale in assenza del quale ci sarebbero effetti gravissimi sul sistema Paese oltre che sulla compagnia di bandiera, sulla società di handling e sul ramo della manutenzione”.