Evidenziare la necessità di scindere la responsabilità degli organizzatori per l’inesatta esecuzione del pacchetto turistico da quella relativa agli inadempimenti dei vettori aerei, e “lasciare questi ultimi come unici responsabili per l’inesatta esecuzione del servizio da loro fornito”. Questo il fine con cui ha Aiav ha inviato una lettera al ministro del Turismo Massimo Garavaglia, a quello delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini e a quello dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti.
“Pur condividendo le previsioni normative del Codice del Turismo, è evidente che la situazione contingente, con decine di migliaia di voli cancellati o riprogrammati in tutto il mondo – afferma l’associazione – è fuori controllo sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista logistico, perché i vettori spesso non si fanno garanti del risarcimento del danno causato con il loro inadempimento“.
Se da un lato, rammenta Aiav, “l’attuale norma non pone particolari problemi nel caso in cui l’inesatta esecuzione di un pacchetto turistico riguardi i servizi prestati da alberghi, guide, ristorazione o esperienze varie, perchè il servizio è sostituibile con quello di un altro fornitore, la situazione cambia drasticamente quando le difformità riguardano un vettore aereo. In questo caso – interviene il presidente Fulvio Avataneo – trovare in tempi brevi ed a costi contenuti un servizio che possa sostituire quello del vettore che ha cancellato, ritardato o modificato un volo può risultare complesso e molto oneroso. Le difficoltà insorgono soprattutto per le agenzie di piccole o medie dimensioni, perché l’attuazione di tale garanzia è impraticabile e rischia di creare problemi tanto al viaggiatore quanto all’agenzia stessa, che può in virtù dei rimborsi andare incontro ad un grave dissesto economico”.
Aiav ribadisce la richiesta di un obbligo per le compagnie aeree a sottoscrivere, come già avviene per tour operator e agenzie di viaggio, una polizza/fondo di garanzia contro il fallimento o l’insolvenza, con lo scopo di tutelare tanto i consumatori quanto le imprese coinvolte nella filiera turistica.