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Carenza di personale: albergatori al bivio

E’ stato il tema dell’anno nel settore hospitality e della ristorazione. Non c’è imprenditore che non abbia sollevato il problema della scarsità di personale. Ed  è facile capire perché. Negli Stati Uniti, da giugno 2019 si è registrato un calo del 16% circa dei lavoratori del settore ricettivo, il che significa che centinaia di migliaia di persone hanno abbandonato il settore, mentre in Europa, secondo un’analisi del World Travel and Tourism Council, circa 1 posto vacante su 5 nel settore resta non assegnato.

Casi di chiusura

Negli ultimi due anni si sono verificate storie di hotel costretti a chiudere per parte dell’anno o addirittura a chiudere interi piani perché non avevano lo staff necessario. Nelle località costiere italiane si sono visti questa estate innumerevoli cartelli per la ricerca di personale. Tutto ciò ha rappresentato un enorme problema quest’anno, quando la maggior parte delle restrizioni Covid è stata abolita in tutta Europa. I consumatori vogliono tornare a viaggiare, ma i livelli di servizio sono adeguati?

I commenti dei dirigenti d’hotel

Ascoltando e leggendo le trascrizioni delle telefonate degli analisti con le grandi compagnie alberghiere, è sorprendente constatare quanto poco sia stato trattato l’aspetto della manodopera, ma per alcuni dirigenti alberghieri rimane un punto di attenzione fondamentale. Per Accor, attrarre talenti è una delle quattro priorità principali per il 2022. Parlando dopo la pubblicazione della relazione semestrale, l’amministratore delegato Sébastien Bazin ha illustrato la situazione attuale. “Non è devastante, ma è preoccupante”, ha detto. Bazin ritiene che Accor sia stata in grado di mantenere il proprio numero di talenti, ma per poter tornare ai livelli di occupazione del 2019 avrà bisogno di personale aggiuntivo. “In questo settore c’è bisogno di più personale”, ha detto.

Una delle rivelazioni più interessanti degli aggiornamenti trimestrali è arrivata dai commenti di Leeny Oberg, cfo di Marriott. Ha dichiarato che negli Stati Uniti e in Canada le retribuzioni orarie sono aumentate e hanno tenuto il passo dell’inflazione, e forse anche un po’ di più, ma ha aggiunto che “il ritmo di aumento è rallentato”. “Una delle cose che ritengo interessanti è guardare alle posizioni che stiamo cercando di occupare. La situazione è decisamente migliorata. Non siamo tornati al punto in cui eravamo nel ’19 in termini di carenza di manodopera, ma stiamo assistendo a un miglioramento costante e gli aumenti salariali sono rallentati”, ha dichiarato.

Al di fuori degli Stati Uniti, la situazione è molto più variegata. Dipende molto dal mercato specifico. “Direi che l’Europa – dichiara Oberg – ha probabilmente registrato alcune analogie con gli Stati Uniti, mentre in Asia Pacifico, ad esempio, le pressioni sono state di gran lunga inferiori a quelle che abbiamo riscontrato negli Stati Uniti”.

Difficoltà a pianificare il futuro

La questione centrale per il settore alberghiero è se restare stabili o cambiare. Un hotel dovrebbe aumentare il personale ora per coprire l’estate, nella speranza che la domanda rimanga stabile nei prossimi mesi e anni? O dovrebbe essere prudente di fronte all’incertezza macroeconomica che attende il settore in inverno?

Un modo per affrontare questo problema – spiegano gli analisti di mercato – è riprogettare gli hotel in modo che siano meno dipendenti dalle persone in determinate aree. IHG Hotels and Resorts è nel bel mezzo di una riprogettazione del suo patrimonio di Holiday Inn. Parte del cambiamento di design consiste in un nuovo layout della hall, che l’amministratore delegato Keith Barr ha dichiarato agli analisti “renderà più sociale e migliorerà la soddisfazione degli ospiti, riducendo al contempo i livelli di personale, un’area chiave di attenzione per i proprietari data la pressione sul lavoro in molti mercati”.

L’idea di risolvere il problema della manodopera attraverso la tecnologia è diventata sempre più popolare dopo la pandemia, con molte aziende che parlano delle loro credenziali. Il problema è decidere a quali lavori applicare le soluzioni tecnologiche.

 

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