Credito d’imposta, proposta contro il nodo energia

Prima l’allarme lanciato da Confindustria Alberghi, che sul Sole 24 Ore di ieri diceva, con le parole della presidente Maria Carmela Colaiacovo, “con l’aumento delle quotazioni di energia, materie prime e servizi di terzi, un quarto degli hotel a 3 e 4 stelle è a rischio default”. Poi il commento a Rieti del ministro del Turismo Massimo Garavaglia, che a margine della Fiera mondiale del peperoncino ha ricordato: “”Il buon andamento della stagione turistica rischia di essere vanificato dall’aumento dei costi dell’energia”.

Tempi bui

Secondo Confindustria Alberghi a rischio c’è la sopravvivenza di circa 5.500 imprese dell’ospitalità, una decimazione per gli alberghi di fascia medio-alta. Il motivo? “Tra le voci di costo l’energia sta scalando le posizioni – riporta Il Sole 24 Ore -. Se nel 2019 l’affitto dell’immobile assorbiva in media il 20-25% dei ricavi, il personale pesava per un altro 35-40%, uno dei costi tra i più alti in Europa, e l’energia era al 10% ora quest’ultima voce è più che triplicata facendo saltare conti e budget delle imprese. Inoltre, questi extra costi peggiorano le prospettive per i prossimi mesi. “Con questi aumenti e per quanto oggi si può prevedere molti albergatori pensano di chiudere nei mesi di bassa stagione quando già in condizioni normali si fatica a coprire le spese – ha spiegato Maria Carmela Colaiacovo -. In vista della stagione invernale il gas è essenziale ma è impossibile aumentare i prezzi per fare fronte agli rincari”. Inoltre, per quanto riguarda le prossime stagioni si deve fronteggiare la competitività dei Paesi del bacino del Mediterraneo e la difficoltà di predisporre le tariffe per i tour operator esteri per gli anni 2023-24..

La proposta del credito d’imposta

A Rieti il ministro Garavaglia ha così commentato: “Credo sia estremamente urgente un intervento per attenuare l’impatto dell’aumento dei costi energetici sui bilanci degli operatori del turismo. Mi auguro – ha proseguito Garavaglia – che una decisione in tal senso possa arrivare in un prossimo Consiglio dei ministri“.

In particolare, Garavaglia ha intenzione di proporre una soluzione “che prevede per le  imprese turistiche-termali e della ristorazione un credito d’imposta sull’incremento dei costi energia. Incremento – ha proseguito il ministro – da calcolare nel periodo settembre 2021\settembre 2022”

Per Garavaglia “il credito d’imposta si potrebbe utilizzare per la decontribuzione personale ottobre 2022- marzo 2023. In questo modo ne beneficeranno gli impianti turistico-ricettivo che rimangono aperti : montagna-terme-città d’arte”.

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