Politiche più rigorose, ma anche più snelle potrebbero frenare l’impennata dei viaggi a cui si è assistito negli ultimi mesi, un segnale, osserva Skift, di avvertimento su quelli che sono i problemi economici futuri e altre criticità che potrebbero gravare sulla piena ripresa dei viaggi d’affari.
Il taglio ai budget
Poiché i costi di viaggio continuano a crescere in modo inarrestabile, le aziende americane stanno tagliando i loro budget per i viaggi di quasi un quarto, secondo quanto risulta alla piattaforma di carte aziendali e spese Ramp. La startup statunitense ha lanciato a febbraio una piattaforma di gestione dei viaggi, che permette alle aziende di creare delle policy che prevedono limiti di spesa per diverse aree di viaggio. Secondo quanto emerso, per le nuove politiche di viaggio, la spesa totale consentita per i viaggi di lavoro in futuro è inferiore di quasi il 24% a giugno rispetto allo stesso mese del 2021. Ramp attribuisce alcune delle cause alle preoccupazioni legate alla recessione.
La società, analizzando migliaia di transazioni effettuate con carte di credito da maggio a giugno, ha scoperto che mentre le politiche future diventeranno più snelle, la spesa aziendale sulla sua piattaforma è aumentata negli ultimi due mesi, a causa di una maggiore domanda. I viaggi d’affari come quota della spesa aziendale sono aumentati dal 5,4% nel giugno 2021 al 10,7% nel giugno 2022. Anche la spesa delle compagnie aeree è aumentata del 105% e quella dei ristoranti del 43%.
Tuttavia, negli ultimi due mesi le aziende hanno apportato delle riduzioni in aree chiave normalmente associate alla crescita. Ad esempio, si è verificata una riduzione media della spesa per l’elettronica del 41%, della pubblicità del 18% e degli acquisti di software del 6%. Le piccole imprese fino a 25 dipendenti hanno tagliato ancora di più, con la spesa per l’elettronica in calo del 59% nei due mesi indicati.
“La spesa delle imprese è oggetto di un attento esame, tra l’impennata dell’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse – ha osservato Ramp nel suo rapporto di approfondimento sulla spesa del primo trimestre, che copre da febbraio ad aprile 2022 -. Molti team finanziari hanno, infatti, il compito di ridurre i costi per aiutare le aziende a superare queste turbolenze economiche”.
La previsione
Il futuro? Le previsioni della Global Business Travel Association sono che la spesa globale annuale per i viaggi d’affari raggiungerà i livelli pre-pandemia, pari a 1,4 trilioni di dollari, a metà del 2026, il che vuol dire 18 mesi in più rispetto alla precedente stima dell’anno scorso. Tra le cause addotte ci sono ancora una volta l’inflazione, i prezzi dell’energia, la carenza di manodopera e i conflitti geopolitici.