Tornano i gruppi sul Mare Italia. Il trend, già riscontrabile a inizio stagione, è confermato anche a settembre dice Napoleon Tour Operator.
C’è anche la media stagione
Marco Rosselli, responsabile commerciale del tour operator, sottolinea che “Napoleon Tour Operator ha iniziato l’attività negli anni ’80 proprio con i gruppi per l’Isola d’Elba per poi estendersi verso la Toscana. Da allora, i gruppi continuano ad essere una componente molto importante del nostro lavoro. In passato la domanda si concentrava nei periodi di bassa stagione e durante le festività – dice Rosselli -. Nel periodo post-Covid la forbice temporale si è allargata anche sulla media stagione, come dimostra il buon andamento di settembre”.
I gruppi esteri
Dal canto suo il t.o. collabora con le agenzie di viaggi di tutta Europa. Oltre all’Italia, buona parte dei gruppi proviene dai Paesi limitrofi dell’Unione Europea e dalla Svizzera. La domanda è equamente ripartita tra le 4 destinazioni in programmazione – Isola d’Elba, Toscana continentale, Sardegna e Corsica – mentre sul fronte della tipologia di strutture più richieste, si confermano in testa villaggi e hotel 3 e 4 stelle.
Supporto alle adv
Grazie ad un ufficio dedicato all’interno della sede di Portoferraio, Napoleon Tour Operator garantisce alle agenzie un supporto completo, che comprende assistenza in loco, organizzazione di escursioni ed esperienze a tema sul territorio e altri servizi ancillari personalizzati, incluse le attività di segreteria in caso di eventi come conferenze e congressi. Una specializzazione che consente di intercettare ogni tipologia di gruppo: dagli anziani agli studenti, dagli incentive ai soggiorni active in ambito sportivo.
Un potenziale inespresso
“Il mercato dei gruppi sul Mare Italia ha ancora un forte potenziale inespresso – prosegue Rosselli – a cominciare dai soggiorni lunghi a inizio e fine stagione dedicati alla fascia, sempre più ampia e redditizia, della terza età: una destinazione come l’Isola d’Elba potrebbe offrire condizioni meteo ideali. Purtroppo in Italia manca ancora la mentalità di sistema – fa notare il manager – perché per attivare un’offerta veramente strategica, rivolta sia al mercato interno sia a quello internazionale, tutta la filiera deve muoversi sinergicamente: vettori, ricettivo e, soprattutto, marketing territoriale, che significa offerta di eventi, locali, negozi e servizi al turista”.