Mice e fiere: il futuro in cinque key concept

Gli eventi aziendali di oggi sono decisamente diversi da quelli dell’era pre-pandemica e, secondo gli esperti del Mice, sembra i partecipanti stessi siano in parte responsabili di questa trasformazione.

Uno dei problemi prevalenti è la riluttanza a partecipare agli eventi B2B: coloro che prima della pandemia si recavano a una serie di appuntamenti ora sono più restii.

E questo non è l’unico cambiamento e la sfida per i meeting planner, che devono rapidamente adattarsi a questo nuovo ordine mondiale.

Come riporta meetings-conventions-asia.com, il presidente e ceo dell’International Association of Exhibitions and Events – Iaee, David DuBois ha parlato delle principali tendenze del settore emerse da un sondaggio condotto in occasione del Malaysia Business Event Week (Mbew) tra i professionisti degli eventi aziendali.

Questi i cinque key concept.

Partecipanti riluttanti

Circa il 38% dei partecipanti agli eventi intervistati afferma che potrebbe partecipare meno agli eventi B2B grazie alla possibilità di interagire online. Alla domanda sul perché, il 55% dei partecipanti ha risposto che esporre a un evento fieristico è troppo costoso e il Roi non è sufficiente; il 29% ha citato Covid-19 come fattore; il 22% ritiene che i canali digitali soddisfino già le loro esigenze senza doversi incontrare faccia a faccia mentre il 21% pensa che gli incontri one-to-one siano più adatti. Alcuni stanno lanciando i loro eventi Vip per contattare i clienti attuali e prospect a un costo inferiore.

Tuttavia, DuBois ha sottolineato che “nulla nel settore degli eventi commerciali può sostituire il faccia a faccia” e che l’industria dovrà imparare di nuovo cosa cercano i partecipanti per far tornare i partecipanti e gli espositori.

Eventi di nicchia

È possibile prendere in considerazione eventi più piccoli, di nicchia, e collaborazioni.

Come nel caso della collaborazione tra la Iaee e il Malaysia Convention & Exhibition Bureau, DuBois ha aggiunto che collaborazioni come questa stanno “diventando molto comuni”. Questa sarà una nuova era definita di “coopetizione” anziché competizione, poiché il settore lavora insieme per produrre eventi e trovare altri nuovi modi di collaborare.

Tre “c” per i contenuti

Per generare engagement durante tutto l’anno e riaccendere l’interesse per gli eventi commerciali fisici, l’Iaee raccomanda di creare contenuti “catturanti”, creati ad hoc e ben curati. Queste tre C possono contribuire ad accrescere l’appeal e a toccare un pubblico prima non raggiungibile.

Per contenuti “catturanti” si intendono, per esempio, sessioni formative registrate, interviste individuali e testimonianze.

I contenuti creati ad hoc sono la produzione di contenuti originali anche tra un evento e l’altro, come blog, serie video, infografiche e podcast.

I contenuti curati si riferiscono alla ricerca di modi per migliorare l’influencer marketing, nominare ambasciatori o coinvolgere le pubblicazioni di settore per promuovere l’evento, sotto forma di articoli, video o post su LinkedIn e social media.

Un nuovo marketing per il Mice

“Mentre continuiamo a sostenere questo ambiente ibrido e a offrire opportunità 24/7 e 365 giorni per acquirenti e venditori nel settore delle mostre e degli eventi aziendali, lanciare nuovi messaggi di marketing è fondamentale”, spiega DuBois.

“I nuovi messaggi di marketing dovrebbero contenere comunicazioni trasparenti, linee guida sulla salute e formazione per gli espositori”, ha aggiunto.
Le comunicazioni trasparenti vanno di pari passo con le linee guida sulla salute, poiché il Covid-19 non è ancora scomparso e molti luoghi del mondo hanno ancora restrizioni, tutte diverse, di sicurezza da seguire.

È, inoltre, fondamentale formare gli espositori per aiutarli a prepararsi all’evento, considerando che molti di loro frequentano le fiere da molto tempo ma anche che molti altri debuttano ora e devono farsi le ossa.

“La formazione degli espositori deve avvenire molti mesi prima della fiera, in modo che sappiano come massimizzare il Roi e capire i dati demografici dei partecipanti”, ha spiegato DuBois.

Sostenibilità, niente alibi

L’Environment social government è estremamente importante in tutto il mondo. Tutti vi si stanno concentrando: è cruciale oggi essere responsabili dal punto di vista ambientale e sociale, comprendere le opportunità di diversità e inclusione nella propria comunità.

Il crescente movimento Net-zero nel settore è certamente degno di attenzione e di ulteriori approfondimenti. Mentre il mondo intero si orienta verso modi più ecologici di fare le cose, è ovvio che sia i partecipanti sia gli organizzatori vogliabo eventi dagli obiettivi di sostenibilità più forti e capaci di precorrere i tempi.

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