EDITORIA - EVENTI - SERVIZI DAL 1972 AL SERVIZIO DEL TURISMO PROFESSIONALE
Hotel: tempi più lunghi per chiudere i contratti

L’era del denaro gratuito è finita, costringendo gli investitori a ridisegnare i loro piani di battaglia, mentre le banche centrali cercano di domare l’inflazione aumentando i tassi di interesse. Questo ha reso sempre più difficile concludere gli affari, in quanto i compratori e i venditori di hotel cercano di trovare una giusta via di mezzo tra le offerte e le richieste.

In effetti, la situazione sta diventando difficile. Secondo l’ultimo Investor Sentiment Index di Hospitality Insights, il 50% degli intervistati ha notato che la concorrenza per l’acquisizione di beni è aumentata e che i tempi per concludere un affare si sono allungati. Il 93% degli intervistati ha dichiarato che il proprio capitale non allocato è uguale o superiore a quello del trimestre precedente. Nel frattempo, il 27% prevede un aumento dei prezzi e il 40% un calo. Questa differenza di opinioni renderà difficile per i consulenti nei prossimi mesi capire quale sia un’offerta equa.

La proprietà

Gli attuali proprietari degli asset sembrano essere al comando, con i ricavi delle operazioni che hanno raggiunto livelli record. In Europa, il RevPar a luglio ha raggiunto i 159 euro, il livello più alto degli ultimi tre anni e il 17% in più rispetto allo stesso periodo del 2019, secondo la società di benchmarking HotStats. Una traiettoria simile per il Regno Unito, dove il RevPar ha raggiunto il livello più alto in quasi quattro anni.

Con l’aumento delle spese, però, i profitti sono minacciati. Il profitto operativo lordo per camera disponibile (Goppar) ha avuto un andamento simile, ma si è stabilizzato, mentre i costi iniziano a intaccare la linea superiore. Secondo HotStats, a luglio ha raggiunto i 94 euro. La buona notizia è che è quasi 20 euro in più rispetto a luglio 2019, ma in calo rispetto al mese precedente. La traiettoria è ancora forte: Il Goppar è aumentato del 1.935% da gennaio 2021. La cattiva notizia: le spese stanno mostrando i denti e stanno intaccando l’impressionante aumento dei ricavi, alimentato da una forte crescita delle tariffe che è del 43% superiore rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Tags: ,

Potrebbe interessarti