Ricerca di prodotti di qualità e programmazioni in aree stabili. Vanno in questa direzione la ricerca di soluzioni di vacanza da parte della clientela del Gruppo Alpitour. Ad analizzare il trend è Alessandro Seghi, direttore commerciale Alpitour Spa, che a Guida Viaggi racconta: “La finestra temporale tra prenotazione e partenza sembra ridursi rispetto agli anni pre-pandemici, anche se le vendite delle ultime cinque settimane sembrano indicare un progressivo riallineamento a logiche più tradizionali rispetto a quelle registrate nel corso degli ultimi due anni”.
Il revenue management per prezzi coerenti
Da un lato gli aumenti improcrastinabili dei fornitori di servizi, dall’altro l’esigenza di trovare un equilibrio tra conto economico e disponibilità di spesa della clientela. Il direttore commerciale parla di “una strategia legata ad un utilizzo sempre più raffinato delle tecniche di revenue management per definire i prezzi più coerenti alle singole fasi temporali della stagione invernale”. In aggiunta il gruppo punterà “sull’ottimizzazione delle occupazioni di camere e voli per ridurre i fattori che possono incidere negativamente sulle marginalità e quindi sulla nostra capacità di assorbire parte dei rincari”.
I must della programmazione
Dalla pandemia in poi l’azienda ha rivisto operatività e programmazione. “Quanto accaduto in questo periodo – ammette il manager – ci ha portato a puntare molto su aspetti quali: la flessibilità delle programmazioni, l’orientamento delle vendite e la dinamicità del pricing, senza con questo disattendere le aspettative dei clienti. Logiche che vengono riviste con una elevata frequenza – precisa – e che non sono minimamente paragonabili a quelle adottate nell’ultimo decennio. In questo momento abbiamo definito un assetto che riteniamo essere il più coerente alle condizioni di mercato, ma sappiamo che potrebbe essere modificato qualora risultasse necessario”.
Nuovo contratto in arrivo
Anche lato commerciale il gruppo si appresta a tenere conto delle condizioni contingenti. “Ad inizio novembre – annuncia Seghi – lanceremo il nuovo contratto commerciale 2022/23 su cui stiamo facendo fine tuning e che presenteremo al mercato nel corso delle prossime settimane. È però importante sottolineare che un gruppo come il nostro genera fiducia sul mercato non solo per le leve commerciali che mette a disposizione del trade, ma soprattutto alimentando in continuo lo scaffale delle agenzie di viaggio con una grande varietà di prodotto pacchettizzato e nel minor tempo possibile. È stato così – commenta – quando abbiamo riaperto le Canarie con volato charter e successivamente quando abbiamo riavviato i flussi turistici verso le Maldive, la Repubblica Dominicana, il Mar Rosso e così via fino a completare le programmazioni sulla quasi totalità delle principali destinazioni di interesse per il nostro mercato, come sta accadendo in questi giorni”.
Il bilancio dell’estate
Le vendite estive 2022 sono state intanto “migliori rispetto alle previsioni iniziali”. La progressiva riapertura della quasi totalità delle destinazioni estere, una programmazione aerea particolarmente attenta e stabile, più volte estesa per intercettare nuove opportunità, una campagna di comunicazione al consumer efficace e sistemi di incentivazioni al trade, finalizzati ad accrescere la marginalità delle agenzie di viaggio, sono stati, secondo il manager, alcuni dei fattori che hanno determinato le buone performance estive.