Prezzo dinamico e no surcharge contro il caro carburante

I viaggi guidati hanno fatto i conti con il caro carburante. Gli operatori per lo più non hanno applicato surcharge. E’ la politica portata avanti da Caldana Europe Travel Utat Viaggi Tour Operator, lo stesso ha fatto Guiness Travel, che “non ha applicato fino al 30 settembre alcuna fuel surcharge sia sulle partenze in aereo sia in bus, non è stato applicato contestualmente nessun altro tipo di adeguamento valutario”. Boscolo ha cercato di “mantenere i prezzi quanto più stabili per il maggior periodo possibile grazie al lavoro fatto con i fornitori – asserisce Domenico Cocozza, direttore della programmazione Boscolo -. C’è poi da dire che nei viaggi guidati di gruppo alcuni elementi di costo vengono distribuiti su un certo numero di passeggeri e quindi, dove c’è molta domanda, possono anche essere assorbiti”. Per contro il t.o. ha introdotto “il concetto di prezzo dinamico che in alcuni casi ci ha consentito di aggiornare i listini in corso di stagione”.

Zugotour ha interamente assorbito il caro carburante “in quanto i programmi di viaggio e i relativi prezzi erano antecedenti e già pubblicati quindi non abbiamo applicato niente ai nostri clienti”, spiega Emanuele Dal Zoppo, responsabile commerciale e co-titolare dell’azienda. Diverso sarà il caso per la prossima programmazione, il t.o. lo anticipa già: “Si terrà conto di questi aspetti che incidono in maniera decisa in particolare per il noleggio dei bus e in minor parte per le strutture alberghiere”.

Le tariffe da catalogo

Tra gli aspetti da considerare c’è che “nei pacchetti tour con bus in partenza dall’Italia l’incidenza percentuale del costo dell’autobus ha un suo peso soprattutto per i viaggi in giornata e si riduce per i pacchetti più lunghi”, mette in luce Marco Tropini, owner e sales manager Chiesa Viaggi. Inoltre, visto che “tradizionalmente in estate le vacanze sono lunghe, come t.o. abbiamo cercato di limitare il più possibile gli aumenti che sono stati sporadici e soprattutto per le gite fuoriporta da un lato, mentre dall’altro abbiamo ridotto il budget promozioni e sconti, cercando il più possibile di confermare le tariffe da catalogo”. Come ha reagito la clientela? “Anche last minute ha risposto positivamente e ha prenotato ai prezzi finiti che proponevamo anche senza offerte – dice Tropini -, capendo che di fatto mantenere il prezzo era già una proposta corretta”. Sono stati i “pacchetti volo più tour quelli che hanno visto i prezzi aumentare maggiormente”.

I viaggi in giornata da settembre

Visti tali distinguo, tra tour brevi e proposte più strutturate con più giorni, come si è orientata la domanda? Dai commenti raccolti, a parte Caldana, Guiness Travel ed anche Boscolo la cui programmazione non prevede prodotti giornalieri (nel caso di Boscolo il tour più breve è di 4 giorni), si ha che nel caso di Chiesa Viaggi sia i viaggi da un giorno sia quelli da più giorni “sono tornati ai livelli pre-Covid”. C’è poi da considerare che in estate “predominano le proposte di tour e vacanze da più giorni, i viaggi in giornata torneranno da settembre in poi. Quindi non abbiamo registrato una riduzione della durata del viaggio in questa estate”.

Zugotour testimonia che le proposte giornaliere nella prima parte dell’anno hanno avuto “un aumento di richiesta mentre ad oggi si è praticamente tornati ad una vecchia percentuale di prenotazioni tra viaggi di un giorno e più giorni. Sono ancora in calo i numeri generali che subiscono una flessione rispetto al passato intorno al 25%. Le gite giornaliere rappresentano circa un 20% rispetto alla nostra programmazione totale”.

Stefania Vicini

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