I tour guidati in pullman traino della ripresa

E’ stata una estate positiva per i viaggi guidati in pullman. Uno dei segmenti forti del turismo organizzato, classico, tradizionale, ma che negli anni ha saputo differenziarsi, adattarsi ed ora anche rinunciare, suo malgrado, ad una parte importante (l’Est Europa). Un segmento che torna a parlare di trend positivo. E’ quanto asseriscono gli addetti ai lavori, felici di lasciarsi alle spalle un inizio d’anno “ancora caratterizzato dalle difficoltà dovute alla pandemia, da aprile siamo tornati ad avere un trend positivo – commenta Marco Tropini, owner e sales manager Chiesa Viaggi -, anche grazie ad eventi nazionali che mano a mano venivano confermati per arrivare all’estate ed ora in proiezione all’autunno, con un livello di prenotazioni almeno pari a quello del 2019”.

I riscontri sono stati molto buoni per i viaggi guidati di Boscolo, “con i nostri pullman esclusivi  – afferma Domenico Cocozza, direttore della programmazione Boscolo –. Buona parte dell’offerta generale dei nostri cataloghi è dedicata a itinerari in pullman sia in Italia sia in Europa. Oltre a essere una tradizione consolidata, i tour guidati in pullman sono stati il traino della ripresa sin dalla seconda metà del 2020, diventando per molti clienti una consuetudine irrinunciabile”. Servizio di qualità, capienza massima a 30 passeggeri, presenza degli accompagnatori e servizio navetta facoltativo della partenza sotto casa “per molti clienti affezionati hanno reso tale consuetudine una scelta vera e propria”.

 Un trend positivo

A tracciare un bilancio positivo è anche Arianna Pradella, direttore commerciale Caldana Europe Travel Utat Viaggi Tour Operator. Come attesta la manager l’estate “è andata bene ed ha segnato una netta ripresa delle vendite e delle richieste sia per l’Italia sia per l’Europa, con l’esclusione dell’area immediatamente prossima all’Ucraina che è stata fortemente penalizzata. Le nostre mete più vendute sono state Italia, Francia, Spagna e Paesi Bassi”. Si allinea ai riscontri positivi Emanuele Dal Zoppo, responsabile commerciale e co-titolare dell’azienda Zugotour. Il manager parla di “un’ottima ripresa delle operazioni”. In linea le mete più vendute, a quelle già menzionate aggiunge il Portogallo.

Dal reparto programmazione di Guiness Travel, vien fatto sapere che sulla programmazione formula bus il t.o. ha registrato “una buona risposta sui viaggi in Italia e nell’Europa Occidentale”.

Tra le mete più vendute in casa Boscolo ci sono “molti itinerari in Italia, dal Friuli al Trentino slow, alla Tuscia alla Sicilia, che abbiamo triplicato in alcune date, vista la grande richiesta – dice Cocozza -. Anche in Europa si è viaggiato molto: Normandia e Bretagna, itinerari tra Slovenia e Croazia, Svizzera e Austria, grande ripresa della Germania dalla Baviera alle città anseatiche e buona risposta degli itinerari oltremanica, come Londra e Cornovaglia”.

Giovani alla ribalta

Ad entrare nel merito delle diverse formule è Chiesa Viaggi che parla di Italia, dove ad andare molto bene sono stati “i tour verso Puglia, Lazio, Napoli con la Costiera o le Isole, le Dolomiti, l’Umbria su tutti”. In Europa cita “la Francia (Bretagna e Normandia, Loira, Alsazia), la Svizzera dal Lago di Costanza, al Bernina. Molto bene anche Gardaland”. Nel caso della formula viaggi volo più tour in bus tra le mete “su tutte la Sicilia, la Spagna con l’Andalusia e l’Irlanda”, invece tra le vacanze balneari il dato emerso è che ha avuto successo “la programmazione di viaggi per giovani tra i 18 e i 25 anni circa, prodotto tradizionalmente venduto solo online da operatori specializzati. Grazie ad una partnership che abbiamo sviluppato con RZ, ora lo si può trovare anche in agenzia. Anzi – afferma Tropini – vorremmo ringraziare le adv che hanno creduto in questo prodotto, tramite il quale hanno avuto la possibilità di ampliare l’offerta e far venire in adv giovani che altrimenti non sarebbero entrati”. Le mete per loro sono state “Pag in Croazia, la Sardegna (San Teodoro), Gallipoli, Zante, Corfu, Lloret”.

 Soffre l’Europa dell’Est

Il conflitto geo-politico ha ridisegnato la mappa delle mete proposte dagli operatori, oscurando una fetta importante per questo tipo di viaggio, che è l’Europa dell’Est. Anche se già la pandemia “aveva ridisegnato la mappa delle proposte e le richieste della clientela – osserva Tropini -, verso mete più nazionali (l’Italia che in questo 2022 l’ha fatta da padrona) oppure più prossime come Francia e Svizzera. Ora questo trend si è acuito con la crisi Ucraina, cancellando di fatto tutta la programmazione verso l’Est Europa”.

A pesare anche “la generale situazione di tensione ed incertezza, che hanno inciso sulla programmazione”, aggiunge Guiness Travel e così Paesi come Polonia, Repubbliche Baltiche, Repubblica Ceca, Ungheria, Bulgaria, Romania, “su cui storicamente si viaggiava su grandi numeri, sono state quasi del tutto oscurate”.

Pradella fa presente che la loro programmazione “copriva tutta l’Europa inclusa la Mitteleuropa, che è da sempre nostra area di specializzazione, dove abbiamo anche nostre sedi. Chiaramente le richieste per i Paesi che si trovano nelle immediate vicinanze dell’Ucraina hanno sofferto”.

Dal Zoppo precisa che “nella prima fase c’è stato un totale blocco delle prenotazioni (durato circa un mese) per poi riprendere in maniera buona”, ma visto che le destinazioni dell’Est Europa “hanno subito rallentamenti, non abbiamo programmato nulla in quest’area geografica per il prossimo autunno-inverno”.

Ad aprire uno spiraglio Cocozza, osservando che “in un primo tempo alcune destinazioni dell’Est, come Ungheria e Polonia, ne hanno risentito, in seguito la stagione ha segnato una ripresa – seppur leggera – anche in queste destinazioni, ideali per i guidati in pullman”.

Stefania Vicini

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