O’Leary, Ryanair “Continuiamo a crescere, non ci preoccupa un nuovo governo”

Nonostante il caro carburante, l’inflazione, la crisi in Ucraina, eventuali nuove restrizioni e lo spauracchio degli scioperi, Ryanair continua a investire con importanti piani di crescita sul mercato italiano. Oggi il Ceo Micheal O’Leary, insieme al country manager Mauro Bolla, ha fatto tappa a Milano per presentare l’operativo invernale. Saranno cinque le nuove rotte da e per lo scalo di Bergamo con collegamenti verso Baden-Baden, Francoforte, Lodz, Madeira e New Castle. Un ampliamento del network forte, a livello globale, di una crescita del 20% rispetto all’inverno del 2019.

“È stata la peggior estate di sempre soprattutto per mancanza di staff e Atc negli scali europei. -commenta O’Leary- Nonostante questo abbiamo registrato un load factor da record con giugno al 95%, luglio e agosto al 96%. Siamo e resteremo una low cost, ma sarà inevitabile, a partire dalla prossima estate, un piccolo rialzo dei prezzi dovuti al costo del carburante. In questo contesto economico però, a differenza delle altre compagnie aeree che operano cancellazioni e tagli, noi invece continuiamo a investire e a breve ci saranno ulteriori novità per quanto riguarda Roma e il sud della penisola. Abbiamo un market share del 40%, gli altri vettori che si fermano al 10%, e il nostro obiettivo per il 2023 sull’Italia è raggiungere i 56 milioni di passeggeri”.

La Lombardia resta centrale nel business del vettore e l’inverno 2022 su Milano includerà: 28 aeromobili basati (inclusi 12 Gamechanger che trasportano il 4% in più di passeggeri), 3 miliardi di dollari di investimento negli aeroporti, oltre 120 rotte e 1800 voli a settimana.

Solidità finanziaria e costi bassi restano le priorità della compagnia, ma tra queste figura anche un tavolo di confronto con il nuovo governo “Riteniamo che sia un grave danno per le regioni il fatto che non sia stata abolita la tassa sul turismo. -conclude il Ceo di RyanairHo visto alternarsi molti governi in Italia, ma questo non ci preoccupa: vogliamo continuare a investire e crescere anche per contribuire alla ripresa del turismo e alla creazione di nuovi posti di lavoro”. Sul nostro territorio la compagnia è presente su 30 aeroporti (di cui 17 basi), 90 aerei, 530 rotte invernali e 3000 posti di lavoro diretti (40mila unità l’indotto).

Sveva Faldella

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