Obiettivi di recupero più vicini per il turismo degli States, i cui operatori si dicono letteralmente sorpresi dalla rapidità del percorso di recovery. Brand Usa interactive data – Oxford economics, nel report di giugno 2022, colloca il target degli arrivi totali dall’Italia agli Stati Uniti a 890mila persone nel 2023 e a un milione e centomila nel 2024. Nel 2019 (da gennaio ad agosto, fonte Ntto) gli arrivi sono stati 748.960 e 448.907 quest’anno.
Se la forbice tra numeri e obiettivi è ancora aperta, i trend sono estremamente positivi, come è stato sottolineato dalla sessione Gateways and Beyond, riservata ai ceo delle destinazioni, in apertura dei lavori della Brand Usa Travel Week U.K. & Europe 2022 di Francoforte.

L’importanza dei collegamenti

“Sostenibilità e esperienzialità rappresentano la chiave di volta per il ritorno al viaggio – ha detto William Pate, ceo Atlanta Cvb, specificando inoltre come “la città rappresenti un eccellente punto di accesso agli States grazie alle molte connessioni – dall’Italia da Roma, Milano e Venezia – che rendono il suo aeroporto il meglio collegato del Southeast al Vecchio Continente, con 19 voli al giorno e 13 aeroporti europei serviti”.

Pate ha affermato che la città sta investendo 4 miliardi di dollari in nuovi sviluppi nei prossimi anni in vista della Coppa del Mondo Fifa nel 2026, incluso il “miglioramento dei trasporti da e verso la città”.

Priorità etiche

Rob Torres, ceo Expedia, ha confermato come la”sostenibilità sia una priorità di viaggio per gli europei. Il 69% cerca di opzioni di viaggio sostenibili, anche da destinazioni, lodging e fornitori di servizi di trasporto. Il 50% cerca opportunità sostenibili in destinazioni meno conosciute e l’86% è più probabile utilizzi fornitori che dichiarano il proprio impegno in pratiche sostenibili rispetto agli ultimi 2 anni. Ma il turismo di domani contempla anche altre qualità. Gli europei vogliono vedere opzioni di viaggio inclusive e accessibili. L’83% ritiene sia importante soddisfare le esigenze di accessibilità di tutti i viaggiatori, il 48% si dichiara orientato nella scelta di un’opzione impegnata a sostenere la comunità e la cultura locali e disposto, per questo, anche a spendere di più, e il 46% ha fatto una scelta di viaggio basata su promozioni o annunci nei quali si sentivano rappresentati”.

Viaggiare ispirati

Ispirazione è l’altra buzzword di questa Travel week. “La nostra offerta – ha raccontato Elliott Ferguson, ceo Destination DC – parte dai nostri due fiumi con i waterfront, oltre cento attività gratuite, dal facile accesso, dalla gastronomia che comprende chef stellati e la Guida Michelin, da una che spaziano dal lusso a soluzioni adatte anche ai giovani, dallo sport, dall’attività outdoor e dal primo park system degli Stati Uniti. Stiamo dando grande impulso al Mice e alle connessioni tra persone. Abbiamo investito 9,3 miliardi di dollari nello sviluppo e nella pipeline ci sono oltre 26 hotel”.

Attrazioni senza fine

Adam Burke, ceo Discover Los Angeles, si è soffermato sull’estate appena trascorsa. “Una stagione di grandi risultati per la porta d’accesso West degli Stati Uniti. I principali sviluppi includono una ristrutturazione da 15 miliardi di dollari di Lax con 15 nuovi gate in tempo per le Olimpiadi 2028 e una nuova metropolitana, pronta nel 2023, per portare i visitatori direttamente dall’aeroporto al centro. Offriamo il più elevato numero di attrazioni rispetto a qualsiasi altra destinazione statunitense”.
Accanto a una ricca pipeline, i nuovi hotel a Los Angeles sono una dozzina, l’ultimo in ordine di tempo il Per La, dall’atmosfera fortemente italiana aperto qualche giorno fa nel Giannini Building, ex sede della Banca d’Italia.

Appeal in continuo rinnovamento

“New York is back – ha spiegato Fred Dixon, ceo Nyc & Company, sottolineando l’importanza dei visitatori internazionali -. Prevediamo, entro fine anno, di accogliere nella Grande Mela 354mila visitatori dall’Italia. Questo rappresenta il 58% dei livelli del 2019, quando abbiamo accolto 611mila viaggiatori. New York rimane la porta d’accesso elettiva per gli Stati Uniti e sta vivendo una formidabile rinascita, sia grazie ai siti iconici che i visitatori già conoscono e amano, sia grazie a molte novità in tutti i cinque distretti, che includono 12mila nuove camere d’albergo in arrivo nei prossimi tre anni, con nuove proprietà come Aman New York e il secondo Ritz-Carlton che debutterà quest’estate, arte e cultura, tra cui l’American Museum of Natural History’s Gilder Centre”.
Fondamentali anche gli sviluppi sulle infrastrutture, con miglioramenti nei tre principali aeroporti come il New Terminal One da 9,5 miliardi di dollari, che con i suoi oltre 700mila metri quadrati, sarà il più grande terminal internazionale del Jfk. Aprirà i suoi 23 gate nel 2026.

Tra fiction e business

“Unbelievably real è la nuova campagna europea di Orlando – ha precisato Casandra Matej, ceo Visit Orlando – la città con fuochi artificiali tutte le notti dell’anno, le infinite attrazioni di Disneyland, l’offerta enogastronomica con la Guida Michelin dedicata. Ingenti gli investimenti sulle infrastrutture, che hanno portato all’apertura del terminal C, con una capacità di accogliere 10-12 milioni di passeggeri in più, la scorsa settimana e ai lavori per l’alta velocità Brightline che collegherà dal prossimo anno Orlando con Miami in tre ore”

Brand Usa in Germania

La destination marketing organization Brand Usa ha accolto in Germania – da lunedì 26 a giovedì 29 settembre – 500 delegati alla quarta edizione della Travel Week U.K. & Europe 2022, ospitando media e buyer provenienti da 18 Paesi tra i quali Austria, Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Germania, Ungheria, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Romania, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito. All’incontro hanno partecipato oltre 200 rappresentanti statunitensi, con 127 aziende espositrici della Travel Week e 36 del Media Forum.
Fin dalla sua fondazione nel 2009 e dall’inizio dell’attività nel 2011, Brand Usa lavora per invitare il mondo a esplorare esperienze e destinazioni negli Stati Uniti d’America.

Paola Olivari