Anche questa estate il noleggio delle auto ha fatto registrare picchi importanti. Gli italiani, venute meno le restrizioni alla mobilità, sono tornati a muoversi, anche più rispetto al pre-pandemia. Lo fanno principalmente spostandosi in auto, più comoda e sicura degli altri mezzi. E se l’incertezza economica frena gli acquisti di nuove vetture, cresce così – anche per viaggiare – la propensione a noleggiare e a utilizzare le vetture in sharing. Queste sono le principali evidenze del recente studio condotto da Aniasa e Bain & Company “La mobilità degli italiani riaccende i motori”. Ma questa estate, chi ha noleggiato – o tentato di noleggiare, perché la disponibilità è stata comunque inferiore rispetto alla domanda – un’auto, ha dovuto fare i conti con prezzi “caldi”, che in alcune situazioni estreme sono risultati addirittura raddoppiati. Secondo l’Indice dei prezzi al consumo del Bureau of Labor Statistics, i prezzi di noleggio delle auto sono aumentati in media del 48% da luglio 2019 a luglio 2022, molto più dell’aumento del sette per cento dei prezzi degli hotel nello stesso periodo e del 16% dei costi dei biglietti aerei. Lo studio ha rilevato che i prezzi sono calati drasticamente all’inizio della pandemia, ma si sono ripresi nel 2021, culminando in prezzi record nel luglio 2021. Altro aspetto da segnalare e che, secondo un recente studio di NerdWallet, i noleggi dell’ultimo minuto possono essere più convenienti di quelli prenotati con mesi di anticipo. Il Global Business Travel Forecast 2023 ha rilevato che i prezzi del noleggio auto a livello mondiale dovrebbero confermare un aumento del 7,3% nel 2022 e di un altro 6,8% nel 2023. In Italia i valori sono addirittura superiori al mercato estero. Stando ai dati raccolti e pubblicati da Federconsumatori, infatti, noleggiare un’auto nelle principali località turistiche italiane è costato tra il 67% ed il 100% in più rispetto al 2021. È evidente come il settore rimanga limitato in termini di capacità e le aziende abbiano ridotto le dimensioni delle flotte, in parte a causa della carenza di componenti e delle interruzioni della catena di fornitura che hanno ridotto la produzione automobilistica globale. “Un problema non da poco – segnala Michele Sole, direttore commerciale di Tinoleggio -, che tocca tanto il leisure quanto le flotte aziendali, in un periodo storico segnato dall’inflazione galoppante, con molti beni e servizi più cari rispetto al periodo prepandemico. L’aumento dei prezzi è dovuto ai problemi che ormai conosciamo: produzione ai minimi storici, crollo dei noleggi dovuto alle restrizioni da lockdown e conseguente riduzione delle flotte circolanti”. “Gli osservatori mondiali – prosegue – hanno registrato trend turistici positivi, diversi per flussi ma con maggiore tendenza alle vacanze europee e con un aumento dell’incoming da Oltreoceano pari al +250%. Si è visto un miglioramento anche a livello di trasferte lavorative e, di conseguenza, l’incremento di richiesta di veicoli a noleggio per gli spostamenti business”. Così, se le previsioni stimavano il pieno recupero nel 2024, con un 2023 a prezzi livellati all’anno in corso, le recenti misure del governo lasciano adito a una possibile accelerazione. “L’inclusione del noleggio – spiega Alberto Viano, presidente Aniasa – tra i beneficiari degli incentivi auto messi in campo dal Governo costituisce una concreta spinta verso la transizione ecologica del nostro parco circolante e riduce la situazione di discriminazione prevista dalla normativa nella sua versione iniziale”. Nei mesi scorsi, Aniasa aveva invitato il Governo a rivedere la propria posizione iniziale, evidenziando il ruolo decisivo del comparto del noleggio nella diffusione di veicoli a basse emissioni. Il settore immatricola il 47% delle vetture ibride sul mercato e il 29% delle elettriche. Senza contare che le flotte aziendali a noleggio svolgono oggi un ruolo fondamentale nel supportare il rinnovo del parco circolante (la vita media dei veicoli a noleggio è pari a 4 anni vs età media del parco circolante di 11,8 anni) e nell’immettere in circolazione vetture usate di ultima generazione, economicamente accessibili. “Il Decreto – continua Viano – , riconoscerà il conferimento dei benefici al settore dell’autonoleggio e consentirà a privati e ad aziende che scelgono di noleggiare una vettura di usufruire indirettamente dell’agevolazione, sebbene nella misura del 50%. In questo modo le imprese e i consumatori privati, in questa fase di transizione ecologica, potranno utilizzare il noleggio per avvicinarsi, a costi accessibili, a nuovi veicoli ibridi ed elettrici. Una misura, questa, che contribuirà alla crescita delle immatricolazioni a basse emissioni, generando presumibilmente nei prossimi mesi un’inversione di tendenza rispetto al calo registrato nella prima metà dell’anno negli acquisti di vetture elettriche. Un passo concreto nella giusta direzione verso la transizione ecologica”.
Paola Olivari