Il nuovo trend dei viaggi scolastici

I viaggi scolastici, complice la situazione contingente, cambiano pelle e da semplice gita fine a se stessa, trovano ispirazione in una motivazione culturale o in interessi particolari. E’ il nuovo trend testimoniato da Donata Cataldo, dell’ufficio gruppi della adv No Stop Viaggi di Monfalcone. “C’è stato un recupero immediato ai primi di aprile, tutti volevano partire, complice anche il fatto che lo stato di emergenza per le scuole finiva il 31 marzo. C’è stata una ripresa soprattutto da parte di chi aveva i voucher da recuperare”, racconta Cataldo. I viaggi sono stati in Italia, soprattutto. Ad essere gettonate mete quali Napoli, la Toscana, Firenze, la Sicilia in aereo, usando il credito. Una risposta che “ha fatto ben sperare. Poi si è assistito allo stacco della Pasqua. Non è stato richiesto l’estero, a meno degli stage in Spagna per apprendere la lingua”.

L’uso dei voucher

I voucher sono stati utilizzati in due modalità, “per i viaggi in Italia, anche superando il valore del voucher stesso, oppure qualche scuola li ha usati per prenotare voli finalizzati al progetto Erasmus, o per stage linguistici, o scambi culturali. Diverse scuole hanno usato i voucher anche per le gite di un giorno”. Nel complesso il 99% dei voucher è stato utilizzato per i viaggi. C’è un aspetto però che Cataldo evidenzia, i voucher, quando sono stati introdotti, hanno dato ossigeno alle adv, adesso vengono utilizzati dalle scuole che possono tornare a viaggiare, vengono forniti i servizi, però “al momento non stanno entrando ancora soldi nuovi, sono soldi del passato”, dice l’agente di viaggi. Il nuovo anno scolastico 2022-2023? “La scuola è appena cominciata, non si può ancora dire come sarà la stagione invernale, in quanto non sappiamo quale sarà il budget delle famiglie, che era già limitato”. In condizioni normali, cioè prima della pandemia, le richieste iniziavano ad arrivare tra ottobre e novembre, “i più tempestivi confermavano prima di Natale, ora i tempi sono cambiati”.

Tra stage, festival e corsi

Però si possono individuare dei trend. L’adv, infatti, sta ricevendo richieste per “stage di lingua all’estero o finalizzate ad un progetto culturale, non si tratta più della gita fine a se stessa”. Per esempio ci sono richieste per stage ad Edimburgo, “oppure un liceo di Milano ha chiesto un viaggio a Modena per il festival della Filosofia, un gruppo va in Svezia per uno scambio culturale con un’altra scuola. Ci sono scuole che desiderano partecipare a rassegne teatrali, o chi vuole andare a Bari per la scuola di barca a vela”. Alla domanda se tutto ciò rappresenti una evoluzione del prodotto stesso e del target, Cataldo osserva che “è una esigenza legata ai tempi, in funzione anche dei costi”. In pratica non si parla ancora del viaggio, ma la voglia di uscire c’è. E poi “l’aumento del costo dei biglietti aerei incide molto sulle scelte”. In termini di politica adottata verso i rincari, l’adv in parte li assorbe, ma cerca anche “un equilibrio, è attenta alle migliori quotazioni sul mercato, mantenendo un buon livello di servizio, oltre alla scelta degli operatori”.

Stefania Vicini

Tags: ,

Potrebbe interessarti