Un mare che tornerà ad affollarsi di navi da crociera, ma senza tornare ancora alla fatidica quota 2019. È questo l’outlook per l’Adriatico nel 2023, secondo lo scenario disegnato dall’Adriatic Sea Tourism Report, presentato oggi a Bari da Risposte Turismo.
I numeri e le mappe
Il presidente della società di analisi, Francesco Di Cesare, ha posto l’accento sui numeri e sulle mappe: “Dare uno sguardo alla cartina delle rotte più battute quest’anno nell’Adriatico mette in evidenza uno spostamento verso Sud, dovuto al venire meno di Venezia”. Malgrado questa grave mancanza, “a fine anno avremo 3.375.000 crocieristi nei porti adriatici: si tratta del doppio, rispetto al 2021, ma ancora al -40% rispetto al 2019, quando i movimenti passeggeri erano 5,7 milioni”.
Il 2023
Per il 2023, Di Cesare ha spiegato che “i numeri cresceranno, rimanendo però ancora una volta lontani dalla pietra di paragone costituita dall’immediato pre-pandemia. L’anno prossimo, nell’Adriatico, saranno 4,3 milioni i passeggeri movimentati (imbarchi, sbarchi e transiti) nei porti crocieristici, in crescita del +27% sulle previsioni di chiusura 2022, ma ancora distanti dal record del 2019”.
Corfù apre la classifica
Quanto ai porti dell’area, sarà Corfù ad aprire la classifica dei porti crocieristici dell’Adriatico, con oltre mezzo milione di passeggeri attesi. Performance simili sono previste anche da Dubrovnik (525.000) e Kotor (oltre 500.000). I porti pugliesi dell’Adriatico dovrebbero accogliere oltre mezzo milione di passeggeri, in particolare nei porti di Bari e Brindisi.
I traghetti meglio delle crociere
Molto migliore, secondo il report, è invece la situazione dei traghetti: “Il dato 2022 sfiora quota 18 milioni, segno che questo mercato ha tenuto meglio di quello delle crociere. E i volumi 2023 supereranno questa quota, posizionandosi ai livelli del 2019”. In questo caso, il problema non sta tanto nei volumi ma, argomenta Di Cesare, “nella mancata accelerazione sul fronte dei collegamenti disponibili”.
In ogni caso, l’unione di cruise & ferry realizza l’agognato ritorno a livelli pre-Covid: “Fatto 100 l’insieme di traghetti e crociere del 2019, a fine 2023 dovremmo arrivare a sfiorare il pareggio”.