Amendolara e il salto di qualità

Amendolara è una cittadina situata in provincia di Cosenza su un tratto di pianure che declinano verso il mare, in un’area ricca di testimonianze archeologiche. A differenza di molte località calabresi che hanno una tradizione turistica già acquisita, Amendolara solo negli ultimi anni ha vissuto uno sviluppo turistico con l’apertura di alberghi, punti di ritrovo, aree giochi per bambini e la rivalutazione del centro storico e del lungomare. Il salto di qualità a livello turistico è avvenuto nel 2006 con la promozione da1 a 2 vele nella Guida Blu di Legambiente. Per qualità di servizi di accoglienza, Amendolara si classifica al 1°posto in provincia di Cosenza e al secondo posto in Calabria. Nel 2011 e 2012 è stata insignita della Bandiera Blu. Numerose sono le chiese che costellano il territorio di Amendolara così come i palazzi nobiliari, tutti esempi delle numerose architetture che si sono susseguite in città nel corso dei secoli.

Le attrattive

La secca si trova a circa 12 miglia da Amendolara Marina ed è possibile che corrisponda ai resti di un’antica isola detta Monte Sardo, che secondo una leggenda e recenti studi, potrebbe essere stata l’isola di Ogigia narrata nell’Odissea, dove la ninfa Calipso detenne Ulisse. La Torre Spaccata invece, costruita nel 1517 serviva per avvistare le navi dei pirati saraceni provenienti dal mare. E’ stata restaurata qualche anno fa. Il Castello, costruito tra l’ VIII e il IX secolo sui ruderi di una roccaforte longobarda, si può ritenere di origine normanna e, attualmente, ospita un ristorante allestito in stile normanno da cui si può godere un panorama sul bosco di Straface, su Castroregio e la degradante Serra del Dolcedorme ai piedi del Pollino.

Folklore e gastronomia

Amendolara ospita molte feste a carattere religioso; ad aprile in particolare, si tiene la festa del patrono San Vincenzo Ferreri e in tutti i quartieri del centro storico vengono accesi i fucarazzi, grandi falò, tra i quali viene premiato quello con le fiamme più alte. Anche la tradizione alimentare costituisce un forte richiamo turistico. La cucina è semplice ma genuina, poiché utilizza ortaggi provenienti dalle campagne circostanti. Per gli amanti della pasta ci sono i rascjcatilli e i ferrazuoli mentre i più golosi possono trovare nel periodo natalizio soprattutto i crispi e i cannaricoli o le cullure a Pasqua.

Alessandra Tesan

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