Atmosphere Hotels & Resortsprevisioni ottime, ma in last minute

“La domanda c’è, l’estate è andata molto bene e anche per i prossimi mesi le previsioni sono ottime”. A parlare è Stephane Laguette, chief commercial officer di Atmosphere Hotels & Resorts, catena alberghiera maldiviana. “Il problema è che le conferme arrivano molto sotto data”, aggiunge. 

La questione valutaria 

Se l’aumento delle materie prime incide sul settore dell’hôtellerie, c’è anche un discorso valutario da affrontare: “Il dollaro si è valorizzato molto rispetto all’euro e noi facciamo contratti in dollari. Per questo cerchiamo di aiutare i nostri clienti tour operator e trade facendo delle promozioni per riconoscere un 10-15% di sconto”, spiega il manager. 

La catena, che annovera 8 hotel (due entrati da poco in portfolio) per un totale di mille posti letto, ha un 20% di offerta luxury “ed il resto che rientra nei 4 e 5 stelle”. Il focus resta quello del servizio, che non ha mai risentito di cali: “Non abbiamo come in Europa il problema della carenza di personale. Dall’India, dallo Sri Lanka e dalle aree limitrofe i dipendenti non mancano”. 

L’evoluzione 

In tempi non sospetti, e prima ancora del Covid, il brand ha affinato il servizio, escludendo ad esempio il buffet nella categoria lusso e puntando sullo show cooking e sulle station, ossia postazioni dove il personale prepara al momento il cibo da servire. “Abbiamo sviluppato anche il concetto di sostenibilità – sottolinea – abolendo l’uso della plastica e della carta. Volendo i clienti possono completare il check in prima della partenza e all’arrivo andare direttamente in camera”. 

I mercati 

I principali mercati di provenienza della clientela vedono ai primi posti la Corea del Sud, l’India e i Paesi del Golfo, mentre in Europa si piazzano ai primi posti la Russia, l’Inghilterra, seguita dalla Spagna (da ottobre in avanti). 

I collegamenti 

Se i voli più utilizzati sono quelli di Emirates, Qatar e Turkish, Laguette ricorda anche l’opportunità del nuovo volo Ita Airways, “che però è operativo soltanto per 4 mesi da ottobre a marzo. Quel che manca al mercato italiano sono i voli charter diretti”. Se durante l’estate l’occupazione media dei resort è stata attorno al 75% “già ad ottobre saliamo all’80-85% e la redditività è buona, minacciata soltanto dall’aumento dei costi, che dobbiamo tenere a bada puntando su servizio e occupazione”. Un’ultima nota riguarda l’abitudine tutta italiana di chiedere allotment: “E’ una prassi d’acquisto che è letteralmente scomparsa nelle altre parti del mondo e viene praticata soltanto in Italia e in Giappone. Ormai il futuro è quello delle free sales”.

Laura Dominici

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