Attenzione all’impatto ambientale e riduzione delle emissioni, mezzi navali ritagliati per segmenti di mercato e aerei sempre più efficienti, non solo dal punto di vista del consumo di carburante, ma anche tecnologicamente avanzati per garantire un’esperienza piacevole ai clienti. Il tutto nell’ottica di un futuro dei trasporti sempre più interconnesso. La realizzazione di navi da crociera e aeromobili viaggia su binari che potrebbero avere sempre più punti di intersezione. Fincantieri, Airbus e Boeing raccontano in esclusiva a Guida Viaggi quali sono le nuove tendenze nella costruzione delle rispettive unità, in modo da rispondere alle esigenze delle aziende clienti e dei passeggeri, e tracciano il quadro dei prossimi dieci-venti anni.
Tra segmentazione ed efficienza
“La riduzione e, in prospettiva, l’annullamento delle emissioni di inquinanti e Ghg (gas ad effetto serra, ndr) rappresenta la guideline fondamentale dello sviluppo di nuove navi, sia per il rispetto delle normative sempre più stringenti che per rispondere alla diffusa e crescente sensibilità ambientale – afferma Fincantieri -. Inoltre, dopo la tendenza all’incremento dimensionale degli ultimi anni, si sta affermando la domanda di nuove unità di dimensione minore, progettate specificatamente per segmenti definiti di mercato e per determinate tipologie di crociera“.
“Il traffico aereo è resiliente e in continua ripresa, con alcune eccezioni degne di nota, come l’onda Omicron o la guerra in Ucraina – analizza Airbus -. Prevediamo che la domanda di traffico passeggeri crescerà annualmente del 3,6% nei prossimi 20 anni e che, nello stesso periodo di tempo, ci sarà una richiesta di 39.490 nuovi aerei passeggeri e cargo”. Le compagnie aeree desiderano oggi aeromobili più recenti, efficienti e a basse emissioni e l’ammodernamento della flotta rappresenta “una copertura strategica contro gli alti costi energetici – prosegue il costruttore europeo -. Airbus ha sempre lavorato per innovare e migliorare progressivamente i propri aeromobili in modo da renderli sempre più efficienti dal punto di vista dei consumi e sempre più sostenibili in termini di emissioni“. La società cita come esempio la famiglia di aeromobili A320 neo-new engine option: “Incorpora le più recenti tecnologie, tra cui motori di nuova generazione, ‘Sharkets‘, dispositivi posizionati sulle estremità alari, e altri elementi aerodinamici, che complessivamente consentono di risparmiare il 20% di carburante e di ridurre le emissioni di Co2 rispetto agli aeromobili della generazione precedente”.
Non solo: secondo Airbus l’efficienza dei consumi può essere migliorata anche “riducendo il peso degli aerei e i materiali compositi, grazie all’elevata resistenza, al peso ridotto e alla durata, che rappresentano una combinazione vincente. Abbiamo costantemente incrementato l’uso di materiali avanzati e compositi con lo sviluppo di ogni nuovo tipo di aeromobile, con il culmine dell’A350: eco-efficiente e sostenibile, è progettato per essere più silenzioso e più pulito, con una riduzione del 25% del consumo di carburante e delle emissioni di Co2 per posto a sedere. Con la Famiglia A350, il risultato è un aeromobile prevalentemente in materiale composito, fino al 54%, integrato da titanio e leghe metalliche avanzate”.
Anche in casa Boeing si punta su high-tech ed efficienza: “Non solo in termini di consumo di carburante, aspetto questo fondamentale – specifica la società -, ma anche di tecnologie all’avanguardia che consentano di rendere l’esperienza di volo sempre più piacevole, ma al tempo stesso pienamente sicura, per i passeggeri”. Proprio per testare queste tecnologie, nel 2012 il costruttore americano ha dato vita al programma ecoDemonstrator: “Si tratta di un programma che accelera l’innovazione portando le tecnologie fuori dal laboratorio e testandole in volo, con un vero aereo passeggeri, così da risolvere le sfide del mondo reale per le compagnie aeree, i passeggeri e l’ambiente. Dal 2012 ci siamo serviti di 8 aeroplani ‘flying test beds‘, per provare in volo oltre 200 tecnologie, che riducono il consumo di carburante, le emissioni e il rumore e incorporano l’uso di materiali più sostenibili. Altri progetti si concentrano sui servizi di cabina – aggiunge l’azienda a stelle e strisce – e su funzionalità, come cucine intelligenti, sedili e servizi igienici, che aumentano l’affidabilità delle compagnie aeree e l’efficienza di flotte ed equipaggio”. Boeing ha investito “più di 60 miliardi di dollari negli ultimi 10 anni per migliorare il ciclo di vita sostenibile del prodotto aeromobile – fa sapere l’azienda -, comprese tecnologie innovative come materiali compositi in carbonio, progetti avanzati sui motori e altri miglioramenti aerodinamici per potenziare l’efficienza ambientale”.
La sostenibilità
“La sostenibilità è fondamentale nei trasporti, siano essi aerei, marittimi o terrestri”, dice Airbus. “E’ un tema trasversale a tutto il settore – conviene Boeing – e siamo sempre disponibili a dialogare con i player del comparto per promuovere un trasporto sempre più green”. Lato marittimo, Fincantieri sta investendo in modo sostanziale nello sviluppo di sistemi di generazione d’energia a basso e nullo impatto ambientale. “Siamo front runner dello sviluppo delle tecnologie per l’applicazione di combustibili alternativi e dell’idrogeno – spiegano dall’azienda -. Tra i diversi progetti di ricerca va ricordato quello denominato Zeus per lo sviluppo e la messa a punto e l’applicazione prototipale delle nuove tecnologie e normative legate alla propulsione a idrogeno in ambito navale. La personalizzazione del progetto sullo specifico target di mercato e sulla particolare tipologia di crociera definita dall’armatore costituisce il nostro punto di forza”.
I riscontri dei clienti e dei passeggeri
A parere di Airbus un esempio perfetto di aeromobile che soddisfa le esigenze di clienti e passeggeri è l’A321XLR, che ha effettuato il primo volo nel giugno di quest’anno e la cui entrata in servizio è prevista per il 2024. “Questo aeromobile – commenta l’azienda – è il passo successivo nell’evoluzione della Famiglia A320neo a corridoio singolo che soddisfa la domanda del mercato di maggiore autonomia e carico utile e crea più valore per le compagnie aeree, consentendo servizi economicamente sostenibili su rotte più lunghe rispetto a qualsiasi altro modello di aeromobile comparabile. Con l’entrata in servizio dell’A321XLR, le compagnie aeree potranno offrire il comfort del lungo raggio su un aeromobile a corridoio singolo, grazie all’esclusiva cabina Airspace. L’A321XLR – specifica il costruttore – offrirà un’autonomia senza precedenti per un aereo a corridoio singolo, fino a 4.700 km, con un consumo di carburante per posto a sedere inferiore del 30% rispetto agli aerei della generazione precedente, oltre a ridurre le emissioni di NOx (ossidi di azoto, ndr) e la rumorosità, garantendo al contempo i massimi livelli di comfort per i passeggeri”.
“Abbiamo conseguito una posizione di market leader in tutti i segmenti del mercato, dalle navi da crociera mainstream a quelle premium, top luxury fino a quelle specializzate per crociere exploration – commenta Fincantieri –. Il positivo riscontro e l’apprezzamento ricevuto dai milioni di crocieristi che hanno trascorso le loro vacanze sulle nostre navi ci ha permesso di sviluppare rapporti di partnership di lunga durata con tutti gli operatori mondiali. Ad oggi abbiamo consegnato 116 navi da crociera di tutti i tipi e dimensioni e ne abbiamo 30 in costruzione”. Sintetizzando: “Un terzo della capacità mondiale della flotta moderna di navi da crociera è stato realizzato da Fincantieri“.
“Abbiamo un costante dialogo con le linee aeree nostre clienti – evidenzia Boeing -. Ciò ci consente di comprendere in quale direzione vadano le loro esigenze, e di conseguenza di costruire e consegnare aerei che siano in linea con la loro strategia e soddisfino i desiderata dei passeggeri. I nostri investimenti in nuove tecnologie e in feature che migliorino l’esperienza di volo per passeggeri ed equipaggi, mantenendo nel contempo un impeccabile standard di sicurezza, vanno proprio in questa direzione”.
Point to point e long haul
“Oggi, gli aeroplani a corridoio singolo costituiscono quasi il 64% della flotta globale di jet passeggeri – afferma Boeing -. Nei prossimi 10 anni questa quota aumenterà a oltre il 68%, ovvero a più di 24.000 aerei passeggeri. La tendenza all’aumento si confermerà anche nel lungo termine, per cui nei prossimi 20 anni gli aerei a corridoio singolo costituiranno oltre 34.000 velivoli entro il 2041, quasi il 70% della flotta. Dunque, sicuramente le rotte point-to-point, cioè punto a punto, senza passare dai grossi hub, avranno un ulteriore potenziale di crescita. È proprio questa la filosofia che sta dietro al 787 Dreamliner, che ha permesso con la sua entrata in servizio di aprire oltre 330 nuove rotte che prima non esistevano”.
Navi e aerei del futuro
Lo sforzo di ricerca e sviluppo che Fincantieri sta portando avanti “permetterà di ridurre e annullare l’impronta ambientale delle navi da crociera, che avranno dimensioni mediamente più ridotte e saranno ‘ritagliate’ su specifici tipologie di crociera e segmento di clientela, ampliando ulteriormente la differenziazione dell’offerta”. In questo quadro il settore crocieristico potrà allargare il proprio ambito operativo: sarà centrale “sviluppare rapporti ‘appropriati’ con un numero maggiore di destinazioni, relazionandosi in modo corretto con le realtà e comunità locali ed evitando il rischio di overtourism – puntualizzano da Fincantieri –. È essenziale che i porti, sia quelli tradizionalmente impegnati nell’attività crocieristica sia quelli che saranno via via coinvolti, possano accogliere le nuove navi, offrendo la disponibilità e il supporto logistico relativo ai nuovi combustibili ecologici innovativi e, al tempo stesso, valorizzando in modo adeguato le attrattive turistiche e le risorse culturali ad essi collegate”.
La scommessa idrogeno
Anche lato trasporto aereo si scommette sull’idrogeno, che pur rappresentando una scelta “pulita”, porta con sé grandi sfide. “Riteniamo che il futuro dell’aviazione sia autonomo, connesso e a emissioni zero e crediamo che il modo per rendere l’intero settore aerospaziale completamente sostenibile sia la propulsione a idrogeno“, dice Airbus. Si tratta in realtà di una soluzione utilizzata già in passato: il primo aereo commerciale sperimentale al mondo alimentato a idrogeno liquido ha preso il volo nel lontano 1988. “L’industria aeronautica sta nuovamente rivolgendo la sua attenzione alla combustione dell’idrogeno negli aerei commerciali – rileva il costruttore europeo -. Ma perché la combustione funzioni, l’idrogeno liquido deve essere conservato in modo sicuro a bordo degli aerei e a causa delle proprietà uniche dell’idrogeno, ciò può essere complicato. Ad esempio, i serbatoi devono essere mantenuti a una temperatura estremamente bassa e isolati per evitare l’evaporazione se il calore viene trasferito al contenuto immagazzinato da fattori come la conduzione. Inoltre, trattandosi di serbatoi più grandi, devono essere collocati in modo diverso. Il concept aircraft ZEROe di Airbus incarna questo approccio – spiega la società -, consentendo di esplorare una varietà di configurazioni e tecnologie a idrogeno che daranno forma allo sviluppo dei nostri futuri aerei a emissioni zero. Sono previsti tre progetti: un motore turboelica, un turbofan e un corpo ad ala mista. In effetti, se consideriamo il terzo progetto, l’aereo del futuro potrebbe apparire molto diverso da quello che conosciamo oggi”.
Ma quando potrebbero concretamente essere sul mercato gli aerei alimentati a idrogeno? “Già nel 2035 – dicono da Airbus -, trasportando centinaia di passeggeri in più per volo rispetto agli aerei tradizionali, con una fonte di energia più pulita. Ci sono ancora numerose sfide a cui rispondere e non riguardano solo gli aerei, ma l’intera infrastruttura di terra, compresa la produzione e lo stoccaggio dell’idrogeno stesso. In questo contesto abbiamo recentemente firmato due importanti MoU in Italia, uno con Snam e Save, il secondo con Sea”.
Il prototipo che decolla da elicottero e vola da aereo
Secondo Boeing dal punto di vista degli aerei da trasporto passeggeri “il modello più nuovo è il 777X, costruito sul successo delle famiglie 777 e 787 Dreamliner”. Ma c’è di più: “Il futuro è rappresentato anche dalla mobilità smart e dalla urban air mobility – assicura il costruttore Usa -. In questo senso, Boeing, grazie alla partnership con Wisk, sta sviluppando un prototipo di aero-taxi elettrico, chiamato Cora, con capacità di decollo e atterraggio verticali, il cosiddetto Vtol-Vertical Takeoff and Landing, per poter alleviare la congestione urbana a terra. Il Cora è un aero-taxi completamente elettrico eVtol, electrical Vertical Takeoff and Landing, progettato per due passeggeri che decolla come un elicottero e vola come un aereo. È concepito per poter offrire ai pendolari un’opzione di trasporto che li porterà a destinazione più velocemente – spiega Boeing -. Vola a circa 450 metri dal suolo, è lungo 6,5 metri e ha un’apertura alare di 11 metri. La sua autonomia è di circa 40 km e la sua velocità di circa 160 chilometri all’ora. Il Cora ha completato con successo più di 1.500 voli di prova dal 2017 e continua la sua attività quotidiana di flight test. Attraverso la nostra joint venture con Wisk, stiamo pertanto portando avanti in modo sicuro lo sviluppo dell’aero-taxi urbano a volo autonomo, condividendo insieme la vision di rivoluzionare i viaggi globali senza perdere d’occhio gli aspetti di sicurezza e di sostenibilità”.
Nicoletta Somma