Cinque new entry per un soggiorno a contatto con la natura più autentica del Sudafrica: si tratta di Kruger Shalati – The Train On The Bridge nel Parco Nazionale Kruger, Farm House 58 alle porte di Johannesburg, Marataba Conservation Camps nella regione del Limpopo, Misty Mountain Reserve lungo la costa meridionale, The Homestead nella provincia del KwaZulu-Natal.
Di recente inaugurazione Kruger Shalati – The Train On The Bridge, un boutique hotel sui binari, frutto della ristrutturazione di un vecchio treno sospeso sullo storico Selati Bridge, a strapiombo sul fiume Sabie. Il ponte in ferro è ormai in disuso, mentre le carrozze degli anni ’20 sono state recuperate e trasformate in 31 camere con vista.
Spostandosi verso Johannesburg, ha da poco aperto Farm House 58, un progetto che unisce arte e artigianato, natura e outdoor, da scoprire grazie alle attività ed escursioni organizzate dalla comunità locale: tra le più suggestive, le sessioni di agricoltura rigenerativa, i workshop di apicoltura, i laboratori di profumeria e scrittura creativa, i retreat tematici. Per un’esperienza ancora più immersiva, è possibile soggiornare nelle camere e suite.
Le montagne del Waterberg fanno da cornice a Marataba Conservation Camps. Missione principale della riserva di Marataba è la conservazione e la protezione delle specie animali, con una grande attenzione nei confronti del rinoceronte bianco e nero. Qui il safari è innovativo ed è concepito non solo per avvistare gli animali, ma soprattutto per comprendere meglio il concetto di conservazione della fauna e del suo habitat.
A est della baia di Plettenberg, sorge Misty Mountain Reserve: situato nel cuore del Parco Nazionale Tsitsikamma, il complesso comprende, oltre alle sistemazioni più classiche, anche cupole e piramidi di vetro ra gli alberi a 230 metri sul livello del mare. Completamente trasparenti e dotati di ogni comfort, questi alloggi sono ideali per ammirare il cielo stellato e l’Oceano Indiano, ancor meglio in luna di miele.
Prossimo all’apertura, The Homestead diventerà presto il nuovo place to be per esplorare la Nambiti Private Game Reserve. Realizzato utilizzando materiali autoctoni, come la pietra locale per le pareti e i tetti ricoperti con l’erba della prateria, il lodge si propone di impattare il minimo possibile sull’ambiente circostante, senza utilizzare alcun materiale tossico e smaltendo scrupolosamente i rifiuti edili. I safari si svolgeranno a bordo di veicoli elettrici e permetteranno di conoscere non solo i big five, ma anche uccelli e piante indigene.
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