Il 20 novembre riprenderanno i collegamenti effettuati da Neos tra Malpensa e Montego Bay e questo potrebbe dare un’ulteriore spinta agli arrivi dall’Italia, nazione che si piazza al quinto posto tra i mercati di riferimento. “Abbiamo registrato un buon numero di arrivi ed è incoraggiante considerata la scarsa disponibilità di voli diretti tra i due Paesi, ma pensiamo di raggiungere al più presto le numeriche pre pandemia. -ha affermato Gregory Shervington, regional director Continental Europe di Jamaica Tourist Board– Continuiamo a lavorare a stretto contatto con le principali compagnie aeree e tour operator e proprio tra questi ultimi se ne contano tre nuovi che stanno manifestando il proprio interesse a programmare la destinazione, ma al momento non possiamo svelare ulteriori dettagli”.
La Giamaica continua a promuoversi puntando soprattutto sulle proposte tailor made, la scoperta della cucina locale e la straordinaria diversità che caratterizza ogni angolo dell’isola. “Tra i nostri obiettivi coinvolgere nuovamente i t.o. che programmavano la destinazione prevalentemente come meta balneare, arricchendo l’offerta con tour alla scoperta dell’intero territorio. E poi continuare le nostre attività dedicate al trade, anche con la pianificazione di fam trips, oltre a proseguire le attività di formazione degli agenti grazie alla nostra piattaforma di e-learning in lingua italiana”.
Anche da un punto di vista accomodation, la Giamaica è tornata decisamente sul mercato: numerosi gli hotel e resort che hanno impiegato il periodo delle restrizioni per introdurre nuove facilities o fare un restyling della struttura, in pipeline anche nuove aperture. Tra queste il Princess Jamaica di Hanover da 2000 camere, mentre a maggio 2023 è prevista l’inaugurazione del Sandals Dunn’s River.
Sveva Faldella