Fiavet Piemonte e Confindustria lanciano il loro progetto sulla Polonia

In Piemonte sta prendendo forma un progetto voluto da Gabriella Aires, presidente Fiavet Piemonte e da Alessandro Saglio, direttore di Confindustria Polonia.

Il progetto delle sei adv

Entrando nel merito, Fiavet Piemonte con un gruppo di suoi associati e Confindustria lanciano un prodotto di qualità, originale, immediatamente fruibile, dalla formula inedita, nato dall’impegno di realtà ed istituzioni che abitualmente non dialogano fra di loro. Un progetto pilota che potrebbe suggerire operazioni analoghe anche in altre regioni d’Italia, e al tempo stesso supportare altre destinazioni di corto e medio raggio tutte da scoprire.

Al centro della nuova iniziativa c’è la Polonia, meta appetibile anche per i prezzi vantaggiosi che ancor oggi la caratterizzano, in particolare il Mercato di Natale di Breslavia, uno dei più ricchi e grandi d’Europa, ma al tempo stesso anche uno dei meno noti ed ancora genuinamente legato alle tradizioni della capitale della Bassa Slesia, una città antica, vivace e vicina al confine con la Germania a cui è storicamente ed artisticamente legata. Questa città universitaria è ora facilmente raggiungibile da Torino ogni lunedì e venerdì grazie al nuovo volo Ryanair Torino-Breslavia e sarà possibile scoprirla dal 9 al 12 dicembre grazie al programma concertato di sei agenzie associate Fiavet.

L’operazione, coordinata con l’ente del Turismo polacco, è promossa da Confindustria Polonia che ha stretto con Fiavet Piemonte una nuova partnership dedicata allo sviluppo dell’interscambio turistico tra Bassa Slesia e Piemonte, in collaborazione con Turismo Torino e Visit Piemonte.

“Confindustria Polonia – spiega Aires – ci ha contattati tramite Turismo Torino, chiedendoci di selezionare un’offerta significativa da presentare in workshop ai buyer polacchi. È iniziata così la nostra collaborazione con Alessandro Saglio, direttore di Confindustria Polonia. Insieme abbiamo organizzato anche l’eductour per i nostri agenti a Breslavia, meta affascinante, semisconosciuta in Italia”.

“Sono molto orgoglioso di questa iniziativa inedita – afferma Saglio – che costruisce nuovi ponti e nuove relazioni di business tra Bassa Slesia e Piemonte, tra Wroclaw e la mia Torino. Con il volo di Ryanair abbiamo avviato la collaborazione tra gli aeroporti. Ringrazio di cuore i consoli onorari Ulrico Leiss e Monika Kwiatosz, e Gabriella Aires che con Fiavet Piemonte ha realizzato tutto il resto. Siamo felici di accogliere il gruppo italiano in arrivo per il Mercatino di Natale…il format funziona benissimo, sarebbe bello replicarlo altrove, collaborando con altre Fiavet regionali”.

La città di Breslavia

Wocrlaw, in italiano Breslavia, è da oltre un millennio tappa importante sulla romana via dell’Ambra che da Aquileia arriva a Danzica. È la città universitaria che ha dato al mondo 9 Premi Nobel, con il centro medioevale illuminato da oltre 100 lampioni a gas accesi a mano ogni sera e le vie disseminate di oltre 600 gnomi scolpiti – creature fantastiche della mitologia nordica – i primi comparsi negli anni 80 come espressione del forte sentimento antisovietico. Tedesca fino al 1945, Breslavia è verdissima e solcata dall’Oder, diviso in due rami per abbracciare le sue isole. Cancellata ogni traccia della guerra il Rynek, la Piazza del Mercato, sfoggia la sua cornice di palazzi barocchi in tinte pastello fedelmente ricostruiti, animata giorno e notte da feste, musica e artisti di strada, tra i tavoli di caffè e ristoranti dove studenti, residenti e stranieri sorseggiano Zubrowka, la vodka del Bisonte, animale simbolo della Polonia. Senza trascurare la gastronomia polacca.

Nei dintorni di Breslavia c’è Swidnica, da secoli uno dei primi centri di produzione della birra polacca, nelle cui vicinanze si trova il castello duecentesco di Ksiaz, nei cui sotterranei si cerca ancora il treno carico di oro che Hitler vi avrebbe fatto seppellire nel 1944.

Imperdibili la cattedrale gotica di San Stanislao e Venceslao e la Chiesa della Pace, Patrimonio dell’Unesco, che i Luterani edificarono alla metà del ’600. Infine, Polanica con la miniera d’oro di Zloty Stok, il suo insediamento medioevale.

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