Vienna: i 150 anni dell’Esposizione Universale al centro della strategia

La città del futuro

L’ente per il Turismo vuole riportare alla vita quello spirito inventivo. Ecco perché durante l’evento gli ospiti verranno invitati dal futurologo Andreas Reiter a un viaggio della fantasia in una fittizia città del futuro a cui potranno dare forma grazie a un’applicazione multimediale. Con una Decision tool app appositamente programmata e basata su un pool di immagini generate dall’intelligenza artificiale verranno poste sei domande su temi come circolazione, arte, turismo o spazio pubblico. Ad ogni domanda corrispondono tre o quattro possibili risposte.

Alla fine sulla base del rapporto fra le risposte vengono generate le grafiche e presentato il risultato: una versione animata della città del futuro appena progettata, realizzata dall’intelligenza artificiale direttamente in loco e in tempo reale. A seconda della sede dell’evento, delle e dei partecipanti e delle loro risposte possono nascere visioni diverse.

L’Esposizione Universale

Oggi l’Ente è pronto a dare valore a quell’avvenimento mettendo i 150 anni dell’Esposizione Universale al centro delle proprie strategie di valorizzazione turistica. La città da allora è cresciuta tanto, creando sempre di più attrattori per i viaggiatori soprattutto se si pensa agli anni 2000, ma non è finita qui, perché Vienna guarda oltre, al domani.

La visione di Andrea Reiter

La città guarda al futuro, dialogando con Andrea Reiter di Ztb Zukunftsbüro, colui che è in grado di raccontare come sarà la città del futuro. Una visione netta che definisce “città un habitat nel quale, nel 2050, vivranno il 70% delle persone, ma nel quale ci saranno soluzioni innovative per i problemi del domani”. La città del domani sarà intelligente e rigenerativa, intreccia digitalizzazione e decarbonizzazione, abitare e lavorare, spazio urbano e naturale. La città di domani è iperlocale – il modello città a 15 minuti – in cui le persone producono cibo sui tetti, l’energia viene scambiata tramite blockchain e non manca la policentricità ai fini di incontrarsi in poli funzionali senza dimenticare quelli dedicati alla micromobilità (stazioni di ricarica).

Cosa ci sarà a Vienna

Se nel 1873 a Vienna successero una moltitudine di cose – nuove stazioni, nuove linee ferroviarie, la nascita del turismo cittadino moderno, numerosi alberghi, il salvataggio del bosco viennese – il prossimo anno la città si troverà sotto gli analoghi auspici. Vienna è il crocevia ferroviario notturno più importante d’Europa, la Seestadt Aspern è una delle più grandi aree di sviluppo urbano, nuovi hotel nasceranno e la scena culturale attrarrà nuovi viaggiatori.

Il primo evento è previsto in primavera con una nuova mostra al Prater: “Panorama Vienna” per ricordare la leggendaria Rotunde, che allora era considerato l’edificio a cupola più grande del mondo nonché simbolo strutturale dell’Esposizione.
Il Mak – Museo di Arti Applicate – ha in programma due mostre, si parlerà della tendenza agli studi orientali innescata dall’Esposizione Universale e si darà spazio a J. & L. Lobmeyr, celebre per i suoi cristalli, nel 2023 l’azienda festeggerà 200 anni. In arrivo c’è la nuova “House of Strauss”, nello storico Casinò Zögernitz, in cui non mancherà un museo, dedicato al celebre compositore e spazi per concerti.

Ci sarà poi il connubio Vienna-Giappone. Nel 1873 con l’Esposizione il Giappone si è presentato al mondo per la prima volta in grande stile. Ed è così che nel 2023 i giardini giapponesi, la cucina giapponese, fino a luoghi speciali come il Weltmuseum Wien, avranno risalto. E lo stesso succederà per la soia, perché Vienna fu il suo primo centro di diffusione – le prime prove di coltivazione ebbero luogo nel Palazzo del Giardino di Schönborn, dove oggi si trova il Museo etnografico austriaco.

Vienna è anche una destinazione congressuale, l’Austria Center Vienna (Acv) ospiterà il Congresso internazionale della soia dal 18 al 23 giugno 2023. Anche la Fiera di Vienna è direttamente collegata all’Esposizione Universale del 1873. Si trova dove un tempo c’era l’area dell’Esposizione Universale. Quest’area, dove sono stati creati due nuovi quartieri – il campus dell’Università di Economia e Commercio di Vienna e il quartiere Viertel Zwei -, viene messa sotto i riflettori. L’Esposizione Universale di Vienna del 1873 è stata la prima fiera mondiale con un vasto programma di congressi. Già all’epoca, Vienna era all’avanguardia in termini di congressi medici.

Nel 2023 si celebrerà la famosa acqua viennese. Il 24 ottobre 1873, infatti, è entrato in funzione il primo acquedotto di Vienna che attinge da sorgenti di alta montagna, che da allora rifornisce Vienna con acqua cristallina proveniente dalle Alpi. Un investimento sostenibile e straordinario per una città di milioni di abitanti, che contribuisce in larga misura all’alta qualità della vita in città.

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