Ecoluxury Fair è giunta alla sua quinta edizione. Si terrà a Roma dal 10 al 12 novembre. Saranno tre giorni di incontri, confronti, esperienze tra operatori della travel industry impegnati nella promozione di progetti sostenibili, nella cornice del Palazzo Taverna, che avranno come apertura un forum tematico, “Tourism & Sustainability“, dove esperti parleranno di tematiche legate alla sostenibilità in modo trasversale, spaziando dalla formazione alla ricerca, dagli investimenti alle case history. Epilogo dell’Ecoluxury Fair sarà un fam trip nella Capitale, dedicato ai buyer, a testimonianza di come la sostenibilità sia compatibile con progetti d’alta gamma.
L’edizione 2022
Ecoluxury Fair 2022 porta a Roma 450 player tra espositori (boutique hotel, crociere, vettori, enti, suddivisi in wedding, smart mobility, cultura e archeologia, sport e shopping experience), buyer (agenzie italiane e internazionali specializzate nel lusso, organizzatori di eventi) e associazioni, istituzioni, professionisti del mondo del turismo e della sostenibilità. Main sponsor di questa quinta edizione sono Arabia Saudita, Israele e Ita Airways. Il Comune di Roma ha dato il patrocinio per il valore della manifestazione.
L’evento si prefigge di veicolare la dignità della sostenibilità nei campi più esclusivi; la novità di quest’anno è il coinvolgimento di numerosi buyer stranieri.
Il progetto consiste nell’attrarre addetti ai lavori dei vari segmenti del turismo, dalle agenzie di viaggi ai fornitori, dai proprietari di retreat a enti del turismo e compagnie aeree, ferroviarie e di navigazione, suggerendo la necessità di operare un giving back in tourism: esempi virtuosi di una nuova generazione di hospitality ecologicamente e socialmente responsabile, allineata ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.
Il lusso è cambiato
“Siamo molto soddisfatti e orgogliosi di questa quinta edizione della Ecoluxury Fair. L’evento ha raccolto l’adesione di un numero considerevole di partecipanti tanto che non riusciamo a soddisfare tutte le richieste – afferma Enrico Ducrot, ideatore di Ecoluxury Fair, ceo Ecoluxury e Viaggi dell’Elefante -. Il lusso è cambiato, rinnovando comunque la sua capacità di fare leva da un lato sull’economia e dall’altro sul miglioramento delle condizioni delle comunità. Personalmente, ci ho sempre creduto e da sempre ho cercato di proporre un turismo fondato sulla sostenibilità a tutto tondo, ambientale e sociale, così come di stimolare progetti e un confronto tra i vari attori del settore che potessero contribuire a diffondere questa modalità di concepire il viaggio e di fare impresa. Ecoluxury Fair, in tutte le sue edizioni e in particolare quest’anno, porta in una manifestazione business oriented il messaggio di come l’essere virtuosi premi tutti, imprenditori, filiera, viaggiatori”.
L’impegno di Ducrot
Enrico Ducrot ha a cuore le buone pratiche da quando la sostenibilità non era marketing. Il ceo di Ecoluxury e Viaggi dell’Elefante, professore di Archeologia e Turismo all’Università dell’Umbria, ha cominciato nel 2006 a concepire un incubatore che amalgamasse strutture ricettive d’alta gamma con progetti dedicati alle comunità locali, all’ambiente e alla conservazione del patrimonio socio-economico e storico-culturale.
Ha fatto nascere Ecoluxury, sorta di directory green per strutture ricettive nel mondo, che fossero a misura d’uomo, a misura di ambiente e raffinate. Hotel di piccole dimensioni dove il lusso non è ostentazione, ma la base per un benessere fatto di esperienze autentiche. Oggi Ecoluxury annovera 160 strutture, di cui 80 hanno sviluppato progetti legati alla sostenibilità, articolati in quattro macro aree: biosfera, sviluppo, green e heritage.
Questa dimensione ha favorito la nascita di un networking inizialmente inedito e sfidante, perché la sostenibilità era raramente percepita in abbinamento al lusso. Con il tempo è avvenuta un’evoluzione, anche in parallelo ai criteri previsti dal Global Sustainable Tourism Council (Gstc) per le strutture ricettive e ai Goal dell’Agenda 2030.
“Abbiamo costruito un network unico al mondo – afferma Ducrot –. Siamo partiti selezionando piccole strutture hospitality di lusso che adottassero un protocollo di sostenibilità concretamente visibile dagli ospiti, e che generassero impatti positivi anche nel proprio territorio. Oggi parliamo di 60 nazioni in sei continenti e 118 progetti. Noi non siamo un ente certificatore, ma verifichiamo tali progetti”.
Il programma
La mattina di giovedì 10 novembre sarà dedicata al forum sulla sostenibilità nel settore turistico. Un’anticipazione di alcune tematiche: in campo alberghiero non basta più definirsi sostenibili, occorre misurare emissioni, consumi e impatto. Anche la mobilità si fa smart, dalla sostenibilità negli aeroporti alla conversione verso trasporti meno inquinanti come bici, treno e vela. Senza dimenticare i consumatori: cosa cercano, cosa apprezzano, cosa pretendono nel turismo d’alta gamma.
Il giovedì sera ci sarà il welcome party in una location nel centro di Roma accoglierà tutti i partecipanti della fiera. Nel pomeriggio di giovedì e per l’intera giornata di venerdì 11 si svolgeranno gli incontri b2b da cui nasceranno sinergie e nuove partnership. Della durata di 15 minuti ciascuno, consentono ai partecipanti di ottimizzarne una sessantina in due giorni. Un software gestisce l’agenda, assegnando il 50% ai fornitori espositori e il 50% ai visitatori.
Sabato 12 novembre Ecoluxury Fair si concluderà alle ore 12 e cederà il passo al fam trip offerto ai buyer. Il tour combinato dell’antico Stadio di Domiziano (dove il giorno prima ci sarà un cocktail party) e il moderno Stadio Olimpico, il Forum Music Village, il tempio della musica in cui Ennio Morricone compose le sue più famose colonne sonore, Palazzo Venezia, edificio del XV secolo che fu residenza di cardinali, papi e ambasciatori. Condizioni atmosferiche permettendo, sarà possibile effettuare anche il giro dei camminamenti con apertura esclusiva.