Meno startup si affacciano sul mercato, ma quelle già esistenti consolidano e migliorano le proprie performance. È questo uno dei trend emersi nel corso della survey annuale redatta dall’Associazione Startup Turismo consultando i propri associati (ben 130 che rappresentano l’80% delle startup dedicate al turismo attive in Italia). “Siamo entrati in nuovo ciclo – ha affermato il presidente Karin Venneri – dove le startup del turismo stanno consolidando la loro struttura e il loro know how. Ora più che mai l’industria del turismo dovrebbe guardare alle startup entrando nel merito delle soluzioni proposte e cogliendo gli spunti di innovazione che possono anche portare a saving importanti. Dal canto loro le startup dovrebbero osare di più per internazionalizzarsi, sia proponendo le loro soluzioni sia ricercando all’estero nuovi investitori”.
Investimenti più importanti
L’indagine mostra una decrescita generalizzata nella nascita di nuove realtà. Mentre la pandemia aveva, paradossalmente, favorito la nascita di nuove realtà, l’ultimo anno registra meno nuove costituzioni ma una migliore performance delle startup esistenti. Il consolidamento è confermato anche dai round di investimento. Lo scorso anno sono stati effettuati più round ma di valore inferiore rispetto a quest’anno nel quale le startup, pur con un minor numero di round, hanno già raccolto una cifra doppia rispetto allo scorso anno.
L’identikit
Si conferma la forte polarizzazione nella distribuzione geografica delle startup: la Lombardia ospita oltre 1\3 delle startup italiane del travel (36%), seguita da Lazio con 12% e al 9% da Toscana, Veneto e la Campania. Per quanto riguarda l’internazionalizzazione, il 65% non ha alcun fatturato proveniente dall’estero, ma il 30% prevede di espandersi l’anno prossimo e il 26% entro i prossimi tre anni. Il 73% offre prevalentemente servizi alle aziende, il 55% ha un modello di business b2b2c, il 35% è b2b e solo il 10% è b2c. Il 21% si occupa di marketplace, il 16% è experience provider e il 15% tour operator. L’età media dei founder è tra 35 e 45 anni. Intanto l’Associazione ha dato vita a un nuovo progetto, l’Innovation Startup Tour per dare nuovo impulso alle destinazioni turistiche portando innovazione sul territorio. Il format è rivolto alle pubbliche amministrazioni per fornire alle aziende presenti sulla destinazione strumenti utili per essere più competitive sul mercato. La prima fase prevede una call per selezionare le aziende locali (individuando necessità e criticità) per avviare un match con le startup più adatte alle loro esigenze. Successivamente sono previste giornate di workshop e networking sul territorio per valutare posizione, dotazione tecnologica, strumenti e servizi offerti, capacità di comunicazione ed eventuali sinergie delle aziende in oggetto. “Daremo impulso alle destinazioni attivando percorsi di trasformazione digitale dei piccoli operatori – prosegue Venneri –. Revisione dei modelli, automazione dei processi, implementazione dei canali distributivi sono solo alcuni degli interventi possibili. Da una parte ci sono gli imprenditori locali che hanno necessità di mantenere competitive le loro aziende, dall’altra le startup che hanno bisogno di applicare le loro soluzioni al mercato. La nostra ambizione è quella di portare questo progetto su tutto il territorio italiano”. L’Innovation Startup Tour ha già effettuato una prima tappa nel Comune di Alassio, nominata Capitale dell’Innovazione, dal 21 al 23 ottobre.
Sveva Faldella