L’Oman svela la strategia della ripresa

L’Oman vuole investire nel turismo, considerandolo un pilastro per la crescita economica. L’Italia resta “uno dei mercati europei più importanti”, sottolinea Haitham Mohammed Al Ghassani, direttore generale del ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo dell’Oman. Nel 2019 il Paese ha ospitato 52.733 turisti italiani. Le attese in termini di crescita dal nostro mercato non mancano, al pari dell’interesse che il trade riserva alla destinazione. “A fine aprile il Sultanato ha accolto 5.735 arrivi dall’Italia, raddoppiando le cifre dello scorso anno”, spiega Massimo Tocchetti, presidente di Aigo, rappresentante del ministero dei beni e delle attività culturali e del Turismo del Sultanato dell’Oman per il mercato italiano.

L’intenzione del ministero è quella di far sì che il Paese diventi, “entro il 2040, una destinazione di prim’ordine per gli amanti della cultura, per i viaggiatori appassionati di avventura e di scoperta, ma anche per l’industria Mice, riuscendo ad attirare più di 5 milioni di turisti internazionali che vogliano vivere esperienze basate sulle caratteristiche peculiari del Paese”, afferma Al Ghassani. I numeri relativi ai primi 4 mesi dell’anno sono positivi, con 393.645 turisti internazionali e “sono destinati ad aumentare”.

Sul fronte degli investimenti, quest’anno è prevista l’apertura di 70 nuove strutture alberghiere, che aggiungeranno 4.500 camere. I progetti interessano una vasta gamma di sistemazioni, non solo hotel di lusso. Lo sviluppo di hotel con strutture congressuali all’avanguardia e un numero crescente di sedi progettate per accogliere delegati da tutto il mondo, fanno dell’Oman una meta anche per il Mice. L’incremento delle attività legate a tale segmento è una priorità nella strategia turistica del Paese.

Stefania Vicini

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