Wizz Air prosegue con i suoi piani di espansione in Italia. Il vettore ha aggiunto 750mila posti da ottobre con due aerei aggiuntivi basati a Roma e uno a Milano, mentre ha ridotto la flotta con base a Palermo a un aeromobile, come riporta Il Sole-24 Ore.
Progetti in Arabia Saudita
La sua espansione non riguarda solo l’Europa, infatti Wizz Air ha ad Abu Dhabi una flotta di otto aeromobili, inoltre, ha in programma di ampliare le attività in Arabia Saudita. Non solo, nel suo piano è prevista anche la realizzazione di una compagnia in joint-venture con investitori sauditi.
I numeri
Dalle pagine del quotidiano il ceo, József Váradi sottolinea che il vettore ha ottenuto “ottimi risultati nel secondo trimestre dell’anno fiscale, dopo un primo trimestre difficile dal punto di vista operativo”. Alla base della performance “la ripresa dei fattori di carico” e il “miglioramento dei rendimenti, non più frenati dal Covid-19 o dalla guerra in Ucraina”.
Numeri alla mano, tra giugno e agosto, i passeggeri trasportati sono stati 12,9 milioni. Il vettore ha dovuto – però – fronteggiare migliaia di cancellazioni a seguito della carenza di personale negli scali. A detta della compagnia ora la situazione è tornata alla normalità. I dati di ottobre parlano di 4,5 milioni di passeggeri trasportati, contro i 3 milioni del 2021, con un fattore di carico dell’88% (80% nel 2021).
I progetti per l’inverno
Quanto all’inverno, visto che la domanda per i viaggi si conferma forte, Wizz Air vuole incrementare la capacità del 35%. Il Sole si sofferma anche sul tema della perdita sui cambi per 262,6 milioni di euro nel primo semestre, che è tra le cause del rosso di bilancio a 389,7 milioni di euro, rispetto ai 119,6 milioni della prima metà dell’anno fiscale precedente. Cui si aggiunge il costo del carburante, pagato in dollari, che, nel primo trimestre, aveva portato ad una perdita di 285 milioni di euro.
Fino a quel momento il vettore non si rifaceva a contratti hedging contro i rischi di aumenti improvvisi del costo del carburante, salvo poi cambiare rotta. Infatti, adesso ha – per il 2023 – contratti di copertura al 54% e – per il 2024 – al 28%.