Ryanair, ritorno all’utile nella prima metà dell’esercizio

Ritorno all’utile nella prima metà dell’anno finanziario: ad annunciarlo, secondo quanto riporta Ansa, Ryanair. Il risultato netto è stato di 1,37 miliardi di euro nei sei mesi fino alla fine di settembre dopo una perdita netta di 48 milioni di euro nell’anno precedente. Per l’intero anno la low cost prevede un utile compreso tra 1,0 e 1,2 miliardi di euro.

La ripresa per il resto dell’intero anno 2022/23 rimane fragile e potrebbe ancora essere influenzata da nuove varianti di Covid o eventi geopolitici avversi come l’Ucraina – ha affermato il numero uno Michael O’Leary -. Tuttavia, le prenotazioni anticipate rimangono forti nel periodo di punta dei viaggi natalizi“.

O’Leary, riporta l’agenzia di stampa, ha definito “esagerate” le preoccupazioni per l’impatto della recessione e dell’aumento dell’inflazione per il modello di business di Ryanair, stimando per la compagnia aerea una crescita importante anche in un contesto di contrazione dell’economia “poiché i consumatori non smetteranno di volare, ma piuttosto diventeranno più sensibili ai prezzi”. Il vettore ha trasportato 95 milioni di passeggeri nei sei mesi, rispetto ai 39 milioni di un anno prima. I ricavi sono più che triplicati a 6,6 miliardi di euro.

La rotta Trapani-Marsala/Napoli

Frattanto la compagnia ha annunciato il ripristino della rotta Trapani-Marsala/Napoli, con quattro voli settimanali a partire dal 15 dicembre, dopo che il Consiglio di Stato ha confermato la decisione del Tar ritenendo che il decreto ministeriale che aveva imposto rotte in continuità territoriale da/per l’aeroporto di Trapani-Marsala violava i principi della normativa europea di settore.

“Questa rotta – commenta la low cost – evita l’inutile designazione di rotte in continuità territoriale e rafforza l’impegno della compagnia aerea in Sicilia, ripristinando la connettività essenziale e supportando la ripresa del turismo”.

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