I Boscolo Gift verso nuove sfide, non solo digitali

I Boscolo Gift sono nati quindici anni fa. La prima collezione vedeva 5 cofanetti, uno per colore. Oggi sono 65, con 9 tematiche. In tutti questi anni sono stati molto sviluppati dal punto di vista delle tematiche proposte, sono cresciuti molto in tal senso “per creare quelle che possono essere le esperienze intorno al cliente”, spiega Chiara Carraro, responsabile business unit Boscolo Gift, che apre le porte di questo mondo ormai consolidato, ma in continuo divenire e aggiornamento, attento ai trend ed ai desiderata dei clienti, per proporre sempre dei filoni in linea con i tempi e le nuove passioni.

Un lavoro che ha incontrato il benestare del mercato. Prova ne è il fatto che i gift “si sono aggiudicati l’Italy’s Best Customer Service 2022-2023. E’ stato un riconoscimento importante per noi – commenta la manager -, che ci è stato dato dal Corriere della Sera e da Statista, l’ente che ha elaborato i dati. Tra i criteri esaminati la disponibilità del servizio, l’orientamento del cliente, la varietà delle soluzioni offerte. Per noi è motivo di orgoglio – prosegue Carraro -, è un riconoscimento sui servizi che offriamo, un punto su cui abbiamo cercato di fare la differenza. Infatti, diamo un supporto prima, durante e dopo il viaggio, il che ci è stato riconosciuto negli anni e nel tempo. Fa parte di quel filo conduttore che appartiene al booking dei viaggi e che si ritrova anche nei gift”.

A caccia di passioni

Il gift è una idea regalo e come tale si cerca di proporre un qualcosa che “si avvicini alla passione della persona – spiega Carraro -, da qui l’identificare quante più tematiche possibili per avvicinarsi alle diverse passioni declinate tra arte, cultura, benessere, food, natura, mare, città romantiche, luoghi autentici. Ogni tematica ha una gamma di proposte con un range di prezzo per rispondere alle esigenze sia con il pricing sia con la proposta”. Carraro si sofferma sul tema del benessere che prevede “tante proposte diverse tra loro, termali, day Spa, benessere tra i vigneti, o la proposta – pensata per gli uomini – delle barberie storiche. L’abbiamo geolocalizzata su Milano per vedere che tipo di riscontro avrebbe avuto, visti i risultati, ora stiamo operando in tutta Italia. Andiamo alla ricerca delle arti e dei mestieri, dell’artigianato locale, per scoprire come si fanno i violini a Cremona, o come si creano i profumi, arti che mettono in risalto il Made in Italy”. Quest’anno il t.o. ha abbracciato il green e l’ecosostenibile, con il nuovo cofanetto “Eco Retreats” sull’ecosostenibilità, appunto. “Sul tema food & drink abbiamo lanciato il Veggy, un nuove filone per accontentare quella nicchia di mercato che non mangia la carne o che predilige una dieta mediterranea, il che ha comportato il dover selezionare i ristoranti vegetariani, vegani e crudisti e lo abbiamo fatto in collaborazione con Marco Bianchi”.

Cosa piace di più?

Quali sono i filoni che vanno per la maggiore? L’80% lo fanno arte, cultura, food e benessere. “Piace molto il cofanetto storie di vino che racconta storie di famiglie che da generazioni si dedicano con amore a questa attività e si tramandano i segreti della produzione; da qui abbiamo pensato di sviluppare anche ‘Un giorno in cantina’. Si tratta di una experience in cantine storiche o emergenti di nuova generazione per una visita con degustazione. Poi abbiamo lanciato i ‘Grandi Cru’, selezionando le principali cantine italiane, ognuna ha una storia da raccontare, per la realizzazione della cantina stessa o legata al contesto (anche storico) in cui si trova”. Una selezione che contempla nomi famosi e consolidati o realtà più recenti, ma che hanno già il Cru. Si tratta di “un cofanetto di alto livello – commenta la manager -, in cui sono previste visite specifiche e degustazioni di cru”.

Un altro cofanetto molto apprezzato è city & gallery: fa parte del filone arte e cultura e propone le migliori mostre temporanee d’Italia. “E’ un cofanetto dinamico, nel senso che le mostre sono aggiornate regolarmente, integrandole con quelle permanenti. Ad andare per la maggiore ci sono anche i borghi e i gioielli d’Italia, cioè le città minori, tra luoghi autentici, palazzi, piazze, monasteri. Molto seguito è anche il mondo del benessere e il food & drink, tra bistrot, cene, assaggi gourmet dove si fanno degustazioni specifiche legate anche a specialità del territorio – racconta Carraro -. Per esempio, a Modena proponiamo la degustazione dell’aceto balsamico in acetaia. Un’esperienza che permette di venire a conoscenza del processo di realizzazione dei diversi tipi di aceto balsamico, grazie alla spiegazione del processo produttivo, poi c’è la degustazione, ma anche la fascinazione del racconto legato alle botti e alla loro storicità”.

Tra i gift che attirano maggiormente l’attenzione c’è quello dedicato a ‘I fari da vivere’. Una proposta che “ha un pricing un po’ più alto, in quanto prevede due notti da trascorrere in un faro. Abbiamo selezionato diversi fari in giro per l’Europa. Per esempio, in Italia, all’Isola del Giglio, nel faro che proponiamo – racconta la manager -, ci sono solo 3-4 camere, qui si può vivere l’esperienza di dormire in un faro in funzione”.

Le aziende chiedono personalizzazione

I gift hanno una anima leisure, ma sono un prodotto apprezzato anche dalle aziende. Fermo restando che la gamma è la medesima, è interessante scoprire quali siano le richieste principali e quali le esigenze di questo segmento di mercato. “Le aziende chiedono la personalizzazione del packaging magari per un evento particolare, soprattutto per i piani del Welfare chiedono un formato digitale”.

Tra le altre richieste avanzate dal fronte aziendale ci sono anche “la possibilità di avere voucher digitali per veicolare i codici e card con tagli piccoli perché comportano vantaggi fiscali”.

La grande sfida

Tutto ciò porta a riflettere su quella che potrà essere la nuova sfida per i gift. In effetti la manager svela che un pensiero in tal senso c’è già. Anzi è molto più che un pensiero, è un progetto, bello ed ambizioso. Il punto di partenza è che “le persone non smetteranno mai di fare regali – afferma convinta –. Sulla base di un focus che abbiamo realizzato, in cui abbiamo chiesto quale è stato il regalo ricevuto lo scorso Natale e cosa si sarebbe voluto ricevere, è emerso che il regalo più bello è poter fare un viaggio, da qui l’idea di poterlo regalare come gift. Certo, si deve studiare come poterlo realizzare, tra voli, trasferimenti, servizi, non è semplice”, ammette Carraro, riconoscendo però che si tratta di una bella sfida. Al momento la durata massima del cofanetto è di tre notti con una esperienza, “se si aggiungono altri servizi o più esperienze, si può regalare il viaggio”. Bisognerà fare anche un ragionamento dal punto di vista del pricing.

“Un altro progetto futuro potrà essere quello di rendere l’esperienza digitale unica al pari di quella fisica. Abbiamo un packaging molto ricco e l’idea su cui lavoriamo già da un anno, è poter realizzare una esperienza regalo digitale altrettanto bella”. Sul come poterci arrivare ci sono già alcune idee.

Adv primo canale

I canali di vendita dei gift sono diversi, tra online, adv, Gdo, aziende. Difficile avere il tasso di fidelizzazione complessivo della clientela. Il programma fedeltà è stato realizzato per le adv. “Si chiama Boscolo Gift Expert, lo abbiamo lanciato l’anno scorso. E’ molto incentivante per loro, in quanto prevede vantaggi commissionali e molti materiali pop. Entrare a far parte del programma vuol dire avere più vantaggi, ma bisogna anche avere lo spazio in agenzia per poter esporre il prodotto e seguire i nostri eventi fisici e digitali e poi monitorare le vendite. Vendere più dell’anno precedente è uno dei criteri per far parte del programma anche l’anno successivo”. Ad oggi sono un centinaio le adv iscritte, l’obiettivo 2023 è arrivare a quota 200.

Quello delle adv, rispetto ai diversi canali di vendita menzionati, è il primo ed incide per il 50%. “Le adv hanno sempre riconosciuto il nostro customer care un grande plus in termini di assistenza. L’altro 50% si divide tra il canale corporate, che è un 30%, il retail 10% e il b2c 10%”.

Tra novità e collaborazioni

Il mondo dei gift è in continuo divenire in tema di nuove idee. Non si ferma per esempio quella delle collaborazioni con personaggi noti. “L’operazione fatta con Marco Bianchi ha avuto successo ed ha portato visibilità – osserva Carraro -. Vogliamo pertanto proseguire su questa strada che dà anche un po’ di freschezza. Ci sono, infatti, allo studio nuove idee”, annuncia la manager.

Ad oggi i titoli sono 65. Come attesta Carraro “ogni anno lanciamo almeno 4-5 titoli nuovi, lo facciamo perché desideriamo andare incontro alle nuove tendenze dei clienti, per seguire nuove passioni. Ecco quindi che stiamo lavorando e cercando cofanetti altrettanto accattivanti per il 2023-24”.

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