Turismo sostenibile e grandi eventi: sono i temi della strategia di marketing che Atout France mette in pista per il 2023. “Una sostenibilità – precisa Alexandre Bezardin, vicedirettore di Atout France, nel corso del workshop di Torino dedicato alla regione del Grand Est – declinata in tutte le sue forme, dalla comunicazione al prodotto, all’offerta delle destinazioni e che mette in primo piano le attività a contatto con la natura”. A questo proposito a livello centrale la destinazione sta lavorando con alcuni partner francesi per strutturare un’offerta all’insegna della sostenibilità, in modo da promuoverla in modo semplice e allo stesso tempo strutturato. Anche gli eventi avranno un ruolo di riguardo, grazie ad appuntamenti di richiamo internazionale come la Coppa del mondo di rugby del 2023 e le Olimpiadi che si disputeranno a Parigi nel 2024.
Il bilancio del 2022
La destinazione ha conosciuto una forte ripresa quest’anno: “E’ stato un anno carico di sorprese – ammette Bezardin – e dovremmo superare i 6 milioni di italiani in visita, con spese turistiche che raggiungeranno i 3,3 miliardi di euro. A fine ottobre le entrate turistiche erano già superiori del 3,1% rispetto al 2019”. A livello di mezzi di trasporto utilizzati si assiste al successo di treno e aereo: “Durante l’estate ci sono state oltre mille connessioni dirette tra Italia e Francia e poi lato ferroviario l’ingresso delle Frecce di Trenitalia nell’alta velocità su Parigi ha aiutato a far crescere i numeri”, spiega il manager.
Le top in classifica
Per gli italiani Parigi resta sempre in cima alla classifica delle preferenze, seguita da Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Occitania e Auvergne-Rodano-Alpi. In questo periodo dell’anno, naturalmente, ha un forte appeal tutta l’area del Grand Est, che può essere scelta per un itinerario tra le città o immersi nella natura, senza dimenticare la strada turistica dello Champagne e la Strada dei Vini d’Alsazia e anche i vini di Lorena con i loro tour enogastronomici.
Le tempistiche di prenotazione
Per quanto riguarda i tempi di prenotazione, Bezardin dichiara che a dispetto di un mercato caratterizzato dal last minute, il cliente italiano da inizio settembre e in vista delle partenze invernali e della prossima primavera “sta prenotando in anticipo per assicurarsi il miglior prezzo e scongiurare eventuali nuovi aumenti, sia sul trasporto che sui servizi a terra”. Anche la montagna sta beneficiando di questo ragionamento e assiste a prenotazioni anticipate. A maggior ragione le vendite del lungo raggio, influenzate dall’alto costo del volato, si stanno muovendo in anticipo.
Laura Dominici