“Io ho una grande ambizione, in cinque anni il ministero del Turismo deve essere il Ministero. Il turismo deve essere la prima azienda della nostra nazione”. E’ questa l’ambizione rivelata dal neo ministro del Turismo, Daniela Santanché. Lo ha detto oggi, a Milano, alla presentazione della stagione turistica invernale delle montagne lombarde 2022. L’evento è stata l’occasione per fare il punto sul turismo della neve in Lombardia, ma anche per estendere il discorso al settore del travel in generale.
Il ministro è intervenuto dopo la presentazione dell’offerta dei comprensori sciistici lombardi, il che le ha permesso di prendere visione, non solo della passione degli addetti ai lavori – come ha sottolineato -, ma anche di quanto è stato fatto in termini di investimenti sul fronte dei servizi. Da qui la domanda che si è posta: “Cosa possono fare il ministero del Turismo e il governo? Tramutare in fatti le parole sentite negli ultimi anni e cioè che il turismo è il petrolio d’Italia, un’opportunità ed ascensore sociale per i giovani, che deve riempirsi di contenuti per superare l’incidenza che ha sul Pil del 13/15%. Io ho fatto una battaglia lunedì (21 novembre, quando si è tenuto il Consiglio dei ministri, ndr) nella legge di bilancio per avere le risorse e c’è ancora molto da fare”.
Risorse in arrivo
In relazione al fronte della montagna, ma non solo, il ministro ha accennato al tema del rincaro dell’energia e a quello dell’innevamento con il problema della scarsità dell’acqua, sottolineando che quello della neve “è un settore che va sostenuto con risorse”. A tal proposito ha dichiarato che dal ministero del Turismo arriveranno “risorse in quota capitale affinché le stazioni turistiche possano avere i soldi per l’ammodernamento degli impianti di risalita. Come è stato detto, è il servizio che fa la differenza nell’offerta del turismo se vogliamo primeggiare”.
Il turismo e la legge di Bilancio
Lunedì si è tenuto il Cdm che ha approvato il disegno di legge di bilancio per l’anno 2023 e il bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025, l’aggiornamento del Documento Programmatico di Bilancio e il decreto Misure urgenti in materia di accise e Iva su carburanti e sostegno agli enti territoriali e ai territori colpiti da eccezionali eventi metereologici. I provvedimenti verranno trasmessi al Parlamento e alle autorità europee. L’ammontare del valore delle misure contenute nella manovra di bilancio è di quasi 35 miliardi di euro.
In relazione alla legge di bilancio il ministro Santanché ha evidenziato come segnale importante il fatto di avere “ridotto la tassazione sulle mance (per quanto riguarda il settore della ristorazione, ndr). E’ stata ridotta al 5%, è un segnale di attenzione per far capire che il rapporto tra Stato e lavoratore e tra Stato e impresa è di collaborazione e non è ostativo. Il lavoro non si può produrre con una norma di governo, ma quest’ultimo deve prevedere le giuste condizioni perché le imprese possano lavorare”, ha detto in conferenza.
Tra le misure per il turismo è stata proposta la reintroduzione dei buoni lavoro, che riguardano “il lavoro stagionale che c’è nel turismo, sino a 10mila euro, una forma per trovare occupazione e metterlo in regola – ha dichiarato a Guida Viaggi a margine dell’evento -. Sono necessari per tutto quel comparto che è stagionale”. Quanto alle altre misure strategiche per il settore, Santanché ha dichiarato che sono “moltissimi i capitoli che vedranno luce con la legge di Bilancio, questo è un primo passo per far capire che il governo ci crede”.
Gli altri provvedimenti
Tra i provvedimenti previsti nella legge di Bilancio ci sono misure contro il caro energia, contro l’inflazione, premi di produttività detassati, agevolazioni per assunzioni a tempo indeterminato. Inoltre, dal 1° gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro, ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età) è riconosciuto il reddito di cittadinanza nel limite massimo di 7/8 mensilità, contro le attuali 18 rinnovabili. E’ previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, decade il beneficio. Sempre dal 1° gennaio la soglia per l’uso del contante passa da 1.000 a 5.000 euro.
Quanto al fondo di garanzia Pmi, è stato rifinanziato per 1 miliardo per il 2023. Sul fronte delle infrastrutture, per riavviare il progetto del ponte sullo Stretto di Messina è prevista la riattivazione della società Stretto di Messina spa. Viene incrementato il Fondo istituito presso il ministero delle infrastrutture e dei trasporti contro gli aumenti dei prezzi dei carburanti e dei prodotti energetici, in relazione ai servizi di trasporto pubblico locale e regionale di passeggeri su strada, lacuale, marittimo e ferroviario.
Il Pnrr
Tra i punti trattati dal ministro c’è il Pnrr, citato in risposta all’invito lanciato durante la conferenza stampa affinché il settore possa disporre di risorse maggiori rispetto a quanto stanziato con il precedente governo (0,7%). Santanché concorda sul tema, a suo dire “non è possibile che il turismo abbia solo 2,4 miliardi. Abbiamo avuto una interlocuzione con Raffaele Fitto, (ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, ndr), abbiamo fatto delle richieste”, ha detto, aggiungendo che “il Pnrr quando è stato scritto eravamo in un altro mondo, per esempio non c’era la guerra in Ucraina, non c’era l’aumento del gas, consideriamo anche che ora l’aumento delle materie prime è del 30/35%. Siamo in linea con gli obiettivi prodotti a giugno 2022, ma faremo battaglia per avere di più – ha affermato -. Ci sono anche i fondi europei che non sono stati spesi ed abbiamo la capacità di poterli spendere”.
Più soldi al turismo
La promessa è stata fatta: “Ci saranno più soldi per il turismo in tutti i suoi comparti, anche per la montagna. Il turismo si vince con le offerte”, ha detto, esprimendo soddisfazione per alcune delle iniziative che sono state presentate, come il treno della neve, considerando anche che “il problema è sempre quello legato alla viabilità, su cui dobbiamo lavorare”, ma in ogni caso il ministro non ha dubbi sul fatto che “stiamo andando sulla strada giusta, ma dobbiamo fare qualcosa in più – ha ammesso -. Tutto funziona quando c’è una squadra. Cosa fare di più per aumentare il nostro fatturato? Per arrivare a questo traguardo ci manca un pezzettino”.
La forza del brand
L’offerta della Lombardia è stata oggetto di uno studio realizzato dal dicastero del Turismo per analizzarne i punti di forza e di debolezza. “I punti di forza li abbiamo detti, sono stati bravi, si è investito. I punti di debolezza li abbiamo segnalati all’assessore al Turismo, marketing territoriale e Moda, Lara Magoni e al presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Ciò che manca è una identità riconoscibile ed è emersa una scarsa conoscenza del prodotto, si deve lavorare su questo, in quanto oggi il brand è fondamentale per il turismo. Abbiamo il brand Italia che è terzo al mondo. Da noi vengono perché si mangia bene, abbiamo una specificità in ogni valle e territorio e la Lombardia si scontra con località che sono rinomate”. Quanto al discorso del brand, “ora i turisti stranieri che vengono in Italia comprano come souvenir vini, olii, bisogna pertanto lavorare molto con il posizionamento del brand e comunicare meglio l’offerta turistica”.
Gli eventi sportivi
Ad avere un ruolo di rilievo nello sviluppo e nell’attrazione di flussi ci sono gli eventi sportivi. Il ministro ha citato il caso di Torino, che ha visto una crescita del 38% di turisti stranieri e le Nitto ATP Finals, dal canto suo “la Lombardia ha una straordinaria opportunità con le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, che possono dare linfa nuova per essere ancora più competitivi”. Tra i punti su cui il ministero lavorerà c’è anche il digitale, per un’offerta che “deve essere competitiva”.
Stefania Vicini