Gli aeroporti italiani chiamano, il Governo risponde “presente”. E’ questa la sintesi dell’incontro organizzato ieri da Assaeroporti presso la sede di Unioncamere di Roma, pensato per analizzare con una ricerca ad hoc stato dell’arte e possibili sviluppi della transizione ecologica degli scali italiani. Investimenti compresi.
Borgomeo: “Aiutateci a inquinare zero”
Un green deal che richiede sostegno economico, possibilmente già da una revisione del Pnrr. Il presidente di Assaeroporti Carlo Borgomeo ha sottolineato come “da più parti si sottovaluti l’importanza del settore aereo nell’economia e nello sviluppo del Paese, sopravvalutandone invece l’impatto ambientale”.
Sull’impatto ambientale del settore Borgomeo spiega che “non siamo negazionisti. Non vogliamo inquinare poco: vogliamo non inquinare del tutto. E farlo il più presto possibile. E per farlo le risorse dei gestori degli scali non sono sufficienti. Dal Rapporto Iccsai emerge che gli ulteriori progetti definiti dagli aeroporti comportano investimenti valutabili in oltre 1.100 milioni di euro, di cui 500 immediatamente cantierabili. La nostra non è una lamentazione alla generica ricerca di soldi, ma una richiesta per avere la possibilità di accelerare i progetti già in atto”.
“Esclusione dal Pnrr contraddittoria”
Il focus di Borgomeo è sul Pnrr, che non prevede alcuna risorsa per il settore aviazione. “L’esclusione è sbagliata e contraddittoria. Se inquiniamo, vogliamo investire per non farlo: aiutateci. Se il Pnrr può essere riconsiderato, interpretando la transizione in maniera più estensiva, ne siamo lieti. Non su principi generici ma su progetti precisi e misurabili. Pensiamo che sia giusto e che ci siano i margini per farlo. Ci aspettiamo reazioni dal Governo su questo, sul Pnrr o sulle altre risorse dalle quali sarebbe possibile attingere”.
Il viceministro: “Revisione del Pnrr tra gli obiettivi”
E l’esecutivo sembra esser pronto a offrire una sponda al sistema aeroportuale, se è vero che il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Galeazzo Bignami ha definito come “un nonsense” escludere “il trasporto aereo dal Pnrr perchè inquinante. E’ un settore centrale, a patto di non vivere la presenza di un aeroporto su un territorio come una disgrazia. E’ invece un’opportunità che va sviluppata in maniera sostenibile. La rivisitazione del Pnrr, anche sugli aeroporti, è tra gli obiettivi di questo Governo. Ci proveremo. Anche il settore cargo deve tornare a essere centrale. La decrescita felice non fa parte dei programmi di questo governo, e ridurre l’impatto ambientale non significa azzerare un settore”.
La ricerca: scali italiani promossi in progettualità e digitale
Il docente dell’Itsm dell’Università degli Studi di Bergamo Stefano Paleari ha presentato -per parte sua – il Rapporto Iccsai “Il ruolo e il contributo degli aeroporti alla transizione green e digitale del trasporto aereo”, realizzato per Assaeroporti.
Lo studio ha evidenziato come i consistenti interventi in corso e pianificati dai gestori aeroportuali consentiranno di abbattere oltre 58 mila tonnellate (58.281) di CO2 all’anno e come per ogni tonnellata risparmiata sia necessario investire 649 euro. Un valore che certifica l’impegno e l’onerosità per gli aeroporti nel ridurre ulteriormente le emissioni ad essi attribuibili. Gli scali aeroportuali inoltre, sebbene contribuiscano solo per il 5% alle emissioni totali del settore aereo in Italia, svolgono un ruolo centrale nel promuovere azioni sostenibili da parte degli altri soggetti che operano e gravitano attorno al comparto.
In relazione al livello di maturità digitale degli aeroporti, il Rapporto ha dimostrato come gli scali italiani godano di un livello medio-alto di digitalizzazione, che si riscontra soprattutto nei servizi forniti al passeggero per garantire una migliore esperienza di viaggio. Su tali servizi la percentuale di aeroporti con maturità digitale oltre il livello medio è pari, infatti, al 38%. Inoltre, gli interventi pianificati e in corso incrementeranno ulteriormente il grado di digitalizzazione degli scali e l’effetto più evidente riguarderà le attività e le tecnologie per la gestione delle operazioni.