Hicon: tra digital ed autenticità, le sfide dell’ospitalità del futuro

Quali saranno i trend del turismo del futuro, le sfide che il settore dell’hospitality dovrà affrontare e le richieste del viaggiatore di domani? La quinta edizione di Hicon (evento del quale Guida Viaggi e About Hotel sono media partner) cerca di dare una risposta a queste domande, soprattutto in uno scenario profondamente cambiato dopo la pandemia.

Il turismo di domani

“Si delineano cinque tendenze valide sul medio e lungo periodo. -spiega Silvia Moggia social media manager & marketing consultant per The Data Appeal CompanyIl piacere di esplorare, destinazioni emergenti o quelle già mature ma che devono riscoprirsi; il lusso della sostenibilità, oggi è una discriminante e un valore aggiunto che ha una fetta di mercato sempre più ampia; sapere come posizionarsi, per generare fiducia nell’ospite; conoscere il cliente, è necessario saper raccogliere, contestualizzare e analizzare in modo chiaro i dati; lo space travel, il turismo del futuro è qui e le frontiere saranno sempre più ampie”.

Le esigenze del viaggiatore e quel comparto turistico

La situazione attuale, però, fotografa un altro stato dei lavori: solo il 27% dei dati raccolti vengono utilizzati e il 5% delle emissioni totali di carbonio deriva dal settore travel. Al tempo stesso, tuttavia, qualcosa sta cambiando: si rileva una fusione crescente tra fintech e travel tech, il termine workation è diventato ormai di uso comune (la ricerca di questa parola ha segnato +4500% negli ultimi 5 anni) così come per il metaverso (+3700% di ricerche dal 2017 ad oggi). “Le priorità del settore turistico oggi si individuano in: gestione dei dati, riduzione dei costi, automazione, ricerca del personale formato e sostenibilità. Quest’ultimo fattore è l’unico in comune con le esigenze dei viaggiatori che oggi chiedono anche: luxury, cultura, autenticità ed esperienze” aggiunge Mirko Lalli ceo & founder, The Data Appeal Company.

Le ricerche di Expedia e Booking

The Traveler Value Index 2023 di Expedia traccia l’identikit delle nuove tendenze: il 60% dei consumatori ritiene che offrire il giusto prezzo sia la caratteristica più importante per i siti di viaggio online, il 51% desidera un sito web di viaggio facile da navigare, il 53% afferma che è importante prenotare con fornitori ai quali si è fidelizzati. “Concentriamo il nostro percorso su tre pilastri: innovazione incessante, lavorare sulla fiducia del mercato e offriamo una piattaforma mondiale aperta. -dichiara Walter Lo Faro sr. director, market management Southern Europe di Expedia– Un programma di fidelizzazione unificato aiuta a incrementare le entrate e a ottenere fino a 15 volte in più le prenotazioni”.

Sul corto periodo, Booking concentra la sua analisi sul 2023 ed emerge un dato su tutti, già dal prossimo anno il 70% degli italiani percepisce con più ottimismo il viaggio. “Si andrà alla ricerca del fascino dei bei vecchi tempi, si faranno pellegrinaggi all’insegna della serenità e del piacere, si passerà dalla routine quotidiana alla fuga di gruppo e si tenderà a risparmiare per poter spendere dopo” spiega Alberto Yates, regional director partner services di Booking.com.

Previsione rosee per l’hotellerie

Amadeus Hospitality invece si focalizza sul tasso di occupazione nel settore alberghiero italiano e i segnali sono incoraggianti, analizzando i mesi ottobre e novembre di quest’anno i livelli hanno raggiunto quelli pre pandemia. “Non solo, la fiducia dei consumatori nel prenotare con maggiore anticipo, rispetto al viaggio, è migliorata e i tempi di prenotazione sono in linea con i dati del 2019, un segnale positivo per una crescita continua. -dichiara Valentina Gualtieri, director of sales Italy & Malta di Amadeus Hospitality– Tra le città italiane che negli ultimi tre mesi dell’anno stanno raccogliendo maggiore domanda ci sono: Bergamo, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino e Venezia. Mentre per quanto riguarda i mercati, nel 49% si tratta ancora di turismo domestico, seguito da Germania (11%), Francia (10%), Uk e Spagna a pari merito (9%)”.

Segnali di fiducia anche per citizenM che nel 2023 aggiungerà al suo portfolio altre quattro strutture tra Miami, Parigi, Austin e la prima in Italia a Roma sull’Isola Tiberina. “I ricavi di quest’anno sono in crescita rispetto agli anni precedenti e prevediamo un ulteriore incremento fino al 2026 e un +82% di camere. -conclude MariaPia Intini, development & investment director Europe di citizenM– Nel nostro design seguiamo sempre tre semplici regole: il fattore umano è la chiave del nostro successo, ogni cosa che facciamo inizia con la customer journey e il digital è un mezzo non un fine”.

Sveva Faldella

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