Puglia, presenze 2022 a quota 15 milioni

E’ già il 2025, per la Puglia. La regione ha infatti raggiunto i risultati turistici che si era prefissata di raggiungere entro il prossimo triennio.
Ora la sfida, spiegano dalla regione, è la definizione del piano strategico Turismo Cultura fino al 2030.

Ma intanto per l’anno in corso “i dati del turismo che commentiamo sono quelli di una Puglia che non solo ritorna ai numeri del pre-pandemia, alle 15 milioni di presenze, ma che addirittura li supera. Un record nonostante i primi quattro mesi di un 2022 caratterizzati ancora dal Covid, dal conflitto internazionale e dalla crisi energetica ed economica – ha dichiarato Gianfranco Lopane, assessore al Turismo della Regione Puglia – . Settembre e ottobre rafforzano quanto già comunicato in riferimento al trend dell’estate, nel segno della diversificazione della stagionalità dei flussi e dell’internazionalizzazione. Esemplificativo il dato di maggio e ottobre, mesi spalla, che vedono un 52% di turisti stranieri sul totale delle presenze. La Puglia resta attrattiva e sulla base di questi dati riformula la strategia che ci porterà al 2030”.

Ecco i numeri: da gennaio a ottobre 2022 si registrano 3.902.400 arrivi e 14.956.400 pernottamenti con un andamento del -1% per gli arrivi e del +1% per le presenze rispetto allo stesso periodo del 2019, un risultato trainato dalla ripresa del turismo internazionale e dal buon andamento dei mesi estivi.

I primi mesi del 2022 sono stati caratterizzati da un clima d’incertezza dettato dal nuovo diffondersi dei contagi Covid, dall’aumento dell’inflazione e del costo delle materie prime, oltre che dallo scoppio della crisi in Ucraina; eventi che hanno inizialmente frenato anche la ripresa dei viaggi. E’ a partire dai mesi di aprile-maggio che è possibile riscontrare una nuova crescita della domanda turistica.

Il movimento turistico dall’estero in Puglia nel 2022 è aumentato del +7% per gli arrivi e del +11% per le presenze rispetto al periodo pre-pandemia. Si è contratto, invece, il movimento turistico nazionale (-3% arrivi e -2% presenze).  A determinare il risultato particolarmente favorevole, che consente alla Puglia di recuperare i livelli pre covid prima di quanto ipotizzato (la ripresa era prevista a partire dal 2023), sono stati gli andamenti dei mesi di giugno, luglio e settembre. Buone le performance anche di ottobre.

Il tasso di internazionalizzazione, ovvero la quota di stranieri sul totale dei viaggiatori, ha raggiunto il 30% per gli arrivi e il 27% le presenze (nel 2019 era del 28% e 25%). “E’ di fondamentale importanza inquadrare il risultato straordinario della Puglia in un contesto più ampio. Abbiamo appena partecipato ad una conferenza internazionale e, tutto il mondo, si sta concentrando per la ripresa sul 2023 per riuscire a raggiungere il 2019. La Puglia invece ha già raggiunto i livelli del flusso turistico pre Covid nel 2022 e, anzi, ha anche registrato un + 1% sul 2019, che già era stato considerato l’anno del boom turistico della Puglia”, ha sottolineato Luca Scandale, direttore generale di Pugliapromozione.

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