Il Gruppo Bluvacanze si sta muovendo in modo “strutturato, strategico ed ambizioso e lo sta facendo nei diversi ambiti in cui opera, polo distributivo, tour operating, corporate travel”. Esordisce così Domenico Pellegrino, ceo del Gruppo Bluvacanze, alla domanda su come si stia orientando il piano di sviluppo del gruppo e che tipo di imput stia dando Msc, quale azionista unico che sta portando avanti nel mercato uno sviluppo di tipo verticale.
Il tour operating
Il manager parte dal tour operator, mettendo in luce come Going sia “una realtà che è cresciuta molto in questo periodo, sviluppando la sua tecnologia, il Dp. E’ stata creata la linea tailor made, sulla fascia più alta del mercato, oltre ad altre soluzioni di vacanza, il Welfare e poi l’operazione che ha visto il t.o. integrarsi nel mondo Msc, dando vita a Going4Cruise. Un progetto pilota partito questa estate con tre hub che hanno avuto molto successo di programmazione. E l’intenzione è di estendere il progetto a tutti i più importanti hub di Msc”. C’è poi il tema internazionalizzazione presidiato da Going con il progetto incoming GoingtoItaly, per il 2023 inizierà a muoversi sui mercati internazionali.
Il fronte corporate
Cisalpina Tours ha sviluppato il settore Mice. “Il bt ha avviato un processo di internazionalizzazione con l’apertura degli uffici di proprietà”. Saranno annunciate al mercato “le aperture negli Stati Uniti, in Brasile, Germania, Francia, Inghilterra, Spagna, Cipro, stiamo valutando la parte Est del mondo – dice il manager -, se gli indicatori saranno positivi”.
Un polo da 900 adv
Veniamo alla distribuzione. Come si sa il gruppo ha da poco comunicato la recente operazione stretta con Via Con Noi. E’ stata definita una “joint venture che garantirà l’identità del network, dando continuità alle attività del management di Via Con Noi”. In questo modo le adv del network capitanato da Giuseppe Ambrosino restano indipendenti, entrando a far parte del polo Blunet. Per intenderci come conferma lo stesso Pellegrino, è una operazione sulla scia di quella che è stata fatta con Nuovevacanze.
In ogni caso si tratta di una mossa che vede Bluvacanze collocarsi come terzo polo della distribuzione nel panorama nazionale. Numeri alla mano, il gruppo conta 900 adv complessive, di cui 285 Bluvacanze e Vivere&Viaggiare (adv in gestione diretta o in Aip) e 615 del polo distributivo Blunet (affiliazione) comprensivo delle recenti 112 di Via Con Noi con l’obiettivo dell’integrazione societaria.
Pellegrino ci tiene a precisare quello che è il modus operandi del gruppo: “Non c’è un obiettivo di acquisire le realtà locali e schiacciarle, semmai vanno aiutate a fare quello che sanno fare in base al loro know how”. Il manager dice un chiaro no “alla mortificazione delle differenze, infatti Via Con Noi continuerà a mantenere la sua capacità di differenziarsi”. D’altro canto Via Con Noi è una realtà ben posizionata nel mercato del Sud Italia, è un network di prodotto come lo ha definito Ambrosino, con una specializzazione sul fronte del Mare Italia e crociere.
Lo sviluppo al Sud
La mossa ha anche una valenza in termini di sviluppo sul territorio, in particolare nel mercato del Sud Italia, che ha già visto un rafforzamento del presidio con l’operazione Going e I Viaggi del Delfino, che ha portato alla nascita del polo operativo di Napoli. Adesso, a seguito dell’operazione stretta con Via Con Noi, il gruppo ha anche concluso un accordo per l’apertura di nuovi uffici a gennaio 2023, vicino alla sede di Msc Crociere.
Il modello industriale
Interpellato se ci saranno nuove mosse in ambito distributivo, Pellegrino afferma che “ci saranno ulteriori sviluppi come li avrà il mercato in generale. Cerchiamo di avere un contenitore che sappia valorizzare il più possibile, seguendo una politica che è inserita in un processo industriale. L’industrializzazione delle attività porterà semplificazioni al mercato”, afferma.
Nel momento in cui si fa presente che adesso Bluvacanze, nello scacchiere dei poli, si colloca al terzo posto, il manager non dà peso al tema dei numeri, li considera più un discorso di interesse a livello giornalistico, il suo intento non è fare “le gare – spiega -. Siamo una realtà mondiale, una parte integrata di un gruppo, Msc Cruises, che ha un ruolo determinante come azionista unico. Rappresentiamo un sistema turistico di profilo internazionale che anche in Italia cerca di raggiungere in modo qualitativo e quantitativo la sua efficienza. Ci muoviamo su molti piani contemporaneamente, in modo simmetrico con le tre aree di business, ma il focus non è avere più adv“.
Chiarito ciò, il manager si sofferma sul fronte distributivo in generale e lo vede “abbastanza polverizzato, ci sono tante micro aziende, ma è importante avere una dimensione utile per cercare di soffrire il meno possibile. Dal canto nostro siamo portatori di modelli industriali in termini di economia di scala, investimenti e managerialità, elementi che il mondo del turismo dovrà acquisire anche attraverso modelli aggregativi più strutturati con capacità di innovazione o con accordi light con altre strutture. Siamo in una fase di transizione, ma tutto ciò ha bisogno di competenza”. Il che vuol dire “formazione, cultura, capacità di creare attrazione”.
Attenzione però, perchè la scelta di un modello industriale non vuol dire “in termini di proprietari”, cioè entrare a fare parte di altri gruppi, ma è da intendersi “in termini di modello”. Si può lavorare come “artigiani della vacanza, o secondo un modello più industriale. In termini di dimensione aziendale il contesto vede le microaziende o la migrazione, ma le differenze rimarranno – afferma Pellegrino -. E’ un po’ come il discorso tra il supermercato, un modello distributivo del food consolidato, e la salumeria o la bottega, il format di una volta. Nel canale agenziale ci sono tanti modi di rappresentare l’evoluzione: il network, le adv, il polo distributivo integrato, ma c’è un solo obiettivo che è la competenza – ribadisce -, se esiste, tutti i modelli sono sempre attuali”.
Rapporto produzione-distribuzione
Spostando l’attenzione sul rapporto tra produzione e distribuzione, dal punto di vista di quelle che saranno le richieste o le attese del comparto distributivo, il manager non vuole porre il discorso sul piano della contrapposizione tra i due fronti, ma osserva che “la produzione ha una quota parte di distribuzione diretta del mercato e le adv hanno una fetta che cresce di organizzazione viaggi, siamo all’interno di un contesto dove facciamo tutti lo stesso mestiere, ma su scala differente. Siamo molto più vicini oggi rispetto a ieri. Però la produzione ha bisogno in modo straordinario della distribuzione, che ha la capacità di interlocuzione con il cliente finale. Viceversa le adv necessitano degli investimenti della produzione”. A suo dire “si deve dare il prodotto giusto al cliente giusto in modo che la filiera sia florida. L’equilibrio perfetto del value for money“.
Un buonissimo cliente di Msc
Recentemente Msc ha comunicato un dato molto interessante, riguarda le 400mila prenotazioni registrate nel solo mese di ottobre, relativo al booking della stagione invernale 2022/23 e dell’estate 2023. Alla domanda su quanto di queste prenotazioni sia transitato da Bluvacanze e quanto dagli altri network, la risposta di Pellegrino è stata: “Msc ha una politica distributiva chiara, vende con tutte le adv. Siamo un buonissimo cliente di Msc”. Impossibile – però – avere cifre o share di vendita.
E il Metaverso?
Dal presente al futuro il passo è rapido. L’ultima domanda è dedicata al Metaverso, un futuro che è già presente, in realtà, per comprendere se possa essere un’opportunità per le adv. L’opinione che il manager ha in merito è molto chiara: “Potrebbe diventare un altro luogo di comunicazione, ma non di fruizione della vacanza. La vacanza su un’isola digitale lasciamo che siano altri a produrla e a goderla”.
Stefania Vicini