Appuntamento dal 12 al 14 febbraio, a Mico, con Bit – Borsa internazionale del turismo. Quattro i pilastri che caratterizzeranno l’edizione 2023: sostenibilità, inclusività, diversità e consapevolezza per rispondere a una domanda profondamente cambiata, sempre più consapevole dopo la pandemia. Tre le aree tematiche nelle quali sarà suddiviso l’evento: leisure con proposte delle destinazioni e degli operatori, BeTech dedicata a servizi digitali e startup, infine Mice Village focalizzato sul business travel. Centinaia i buyer che prenderanno parte all’iniziativa provenienti principalmente dai mercati Usa, Spagna, Francia, Canada, Germania, Polonia, Brasile, Arabia Saudita, Emirati Arabi e Paesi Bassi. La tre giorni richiamerà un’ampia rappresentanza di tutte le filiere, dalle regioni italiane, agli enti del turismo esteri, dai consorzi agli operatori privati, dall’hotellerie fino ai vettori.
Ampio spazio anche alla formazione e all’informazione con il format Bringing innovation into travel con incontri e workshop ispirati a cinque macro temi quali megatrend, innovazione, sostenibilità, qualità, inclusione. Grande attenzione, inoltre, al prodotto Italia e a tutte le ultimissime novità in ambito tecnologico e digitale.
“Pubblico e privato insieme in occasione di Bit 2023 per sostenere un settore, quello turistico, che incide per il 15% sul Pil del nostro Paese. -commenta Luca Palermo, a.d. di Fiera Milano– Sarà una vetrina per le eccellenze italiane, e non solo, in uno scenario odierno in cui il viaggiatore è sempre più attento e consapevole. Visto il successo della precedente edizione, rafforzeremo la formula dello ‘speed dating’ tra buyer e seller ma dedicheremo anche una giornata interamente al b2c indispensabile per gli operatori per capire in quale direzione stia andando la domanda”.
Alla conferenza stampa di presentazione ha partecipato anche il ministro del turismo Daniela Santanchè. “Come istituzione dobbiamo credere nel turismo e la nostra ambizione è quella di far sì che, al termine dei cinque anni, questo diventi il ministero di riferimento per la nostra economia ma dobbiamo ancora impegnarci. La stagione estiva è andata bene, tuttavia non abbiamo ancora raggiunto e superato i livelli del 2019. Questo significa che è un settore che ha ancora bisogno di aiuti e dobbiamo farlo sostenendo gli imprenditori, puntando ancora di più sulla digitalizzazione e lavorando meglio sulla comunicazione per far sì che l’Italia e il made in Italy diventino un brand unico facilmente riconoscibile su tutti i mercati. Ci attende una grande sfida, quelle delle Olimpiadi invernali 2026, e non dobbiamo arrivare impreparati, sarà una grande occasione per investire su infrastrutture, servizi e personale formato che questa estate ha costituito un’importante lacuna. Eppure, sono certa che il settore turistico, in termini di occupazione, sia quello in grado di dare maggiori risposte ma il nostro compito è quello di dargli uno status di maggiore importanza”.
Sveva Faldella