Francia, treno batte aereo: ok dell’Ue a cancellazione voli brevi

L’Europa indica la via ai Paesi membri sulle politiche dell’aviazione, ma senza diktat. La Commissione europea ha infatti dato un semplice “ok”, e per giunta parziale, al piano della Francia di vietare – in chiave green – i collegamenti aerei di corto raggio quando esista una valida alternativa ferroviaria.

L’ok riguarda le tratte che si possono compiere in treno sotto le due ore e mezza, e riduce a tre – delle otto previste dal Parlamento transalpino – le rotte cancellabili, perché in presenza di frequenze ferroviarie sufficienti. Nel caso di specie della Francia, la norma riguarda i voli tra Orly e Bordeaux, Nantes e Lione.

Se questa norma venisse applicata in Italia, stando a un’analisi di qualche mese fa del Corriere della Sera, ci sarebbero conseguenze soltanto su tre rotte: quelle da Roma Fiumicino a Firenze, Bologna e Napoli.

L’eventuale stop ai voli brevi – in Francia ma, eventualmente, con un effetto a cascata su tutto il continente – scatena il solito Willie Walsh, direttore generale di Iata, che ha tuonato: “Se eliminassimo tutti i voli inferiori ai 500 chilometri in Europa per sostituirli con i collegamenti ferroviari elimineremmo il 24% dei voli nel continente, ma le emissioni di Co2 del settore aereo diminuirebbero solo del 3,84%“. Che sarebbe – forse – comunque un passo avanti, anche se il problema più importante del rapporto tra ambiente e aviazione resta certamente legato ai voli long haul.

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