Iata e Travalyst hanno unito le forze per fornire ai consumatori un calcolo coerente, accurato e ampiamente disponibile della loro impronta di carbonio derivante dai viaggi aerei.
Allineare i calcoli delle emissioni
Poiché tutti i settori dell’industria dell’aviazione e dei viaggi si uniscono per perseguire obiettivi net zero CO2, da questa collaborazione deriverà maggiore trasparenza, accuratezza e coerenza al modo in cui viene calcolata l’impronta di carbonio di un viaggiatore. Travalyst e Iata possiedono entrambe una profonda conoscenza del viaggiatore, nonché competenze tecniche e operative pertinenti, che consentiranno loro di collaborare per allineare i calcoli delle emissioni di CO2. La collaborazione si concentrerà sia sui dati sia sulla metodologia standard per i calcoli delle emissioni di CO2 dei passeggeri. Ciò includerà una posizione condivisa su come tenere conto del carburante sostenibile per l’aviazione.
I viaggiatori chiedono informazioni chiare
“I consumatori vogliono capire l’impatto ambientale dei loro viaggi – afferma Willie Walsh, direttore generale di Iata -. Sia Travalyst sia Iata lavorano continuamente per migliorare le loro metodologie, incorporando le conoscenze emergenti sugli impatti climatici. Quindi stiamo lavorando insieme per fornire al consumatore un facile accesso a calcoli coerenti del costo ambientale del loro viaggio”.
Dal canto suo Sally Davey, ceo di Travalyst, ha affermato: “Questa è la prima volta che le compagnie aeree e il settore della tecnologia di viaggio si uniscono in questo modo. E’ un momento fondamentale nella decarbonizzazione del settore. Di fronte all’emergenza climatica, i viaggiatori vogliono e hanno bisogno di informazioni chiare e inequivocabili sulla loro impronta di carbonio su cui basare le decisioni di viaggio“.